Sospensione delle pensioni INPS: ecco cosa fare entro il 15 settembre 2024 per evitare il blocco dei pagamenti
L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) ha recentemente lanciato un avvertimento che ha destato preoccupazione tra molti pensionati italiani: alcuni beneficiari potrebbero vedere sospeso il pagamento delle loro pensioni se non rispettano una scadenza fondamentale. Nel cedolino della pensione di agosto 2024, infatti, l’INPS ha inserito una nota che anticipa la possibilità di revoca per quei pensionati che non provvederanno a presentare la loro condizione reddituale entro il 15 settembre 2024.
Questa sospensione, tuttavia, non interesserà tutti i pensionati, ma solo coloro che si trovano in situazioni specifiche. Il rischio riguarda in particolare i pensionati che in passato hanno percepito redditi diversi dalla pensione e la cui situazione reddituale è cambiata rispetto all’anno precedente, quelli non obbligati per legge a presentare la dichiarazione dei redditi ma che percepiscono altri redditi, come quelli derivanti da locazioni, e coloro che possiedono redditi non dichiarati all’Agenzia delle Entrate o redditi particolari, come quelli da collaborazioni coordinate e continuative (co.co.co).
Per questi pensionati è essenziale inviare all’INPS il modello RED, che permette di verificare la regolarità della loro posizione reddituale e di determinare l’importo corretto delle somme spettanti. Se il modello non viene presentato entro il 15 settembre 2024, l’INPS potrebbe sospendere il pagamento della pensione. Il mancato aggiornamento della situazione reddituale non è senza conseguenze: l’INPS ha applicato una ritenuta del 5% sulle pensioni di luglio 2024 per coloro che non hanno aggiornato i redditi del 2020. Questa trattenuta proseguirà anche ad agosto e a settembre, ma da ottobre, se la situazione non sarà stata regolarizzata, l’Istituto procederà con la sospensione dei pagamenti.
È importante notare che la sospensione non sarà necessariamente definitiva; i pagamenti potrebbero riprendere una volta che la posizione reddituale è stata aggiornata, ma ritardi nella presentazione della documentazione potrebbero comportare disagi significativi. Per evitare la sospensione della pensione, i pensionati a rischio devono agire con tempestività.
È fondamentale presentare la dichiarazione dei redditi utilizzando il modello appropriato: il modello RED per la maggior parte dei pensionati, il modello ICLAV per chi è in condizione di invalidità civile, il modello ACC.AS/PS per chi percepisce assegni o pensioni sociali e il modello ICRIC per coloro che ricevono l’indennità di accompagnamento. La documentazione deve essere compilata con attenzione, poiché un errore potrebbe ritardare il processo e compromettere la continuità dei pagamenti.
La scadenza del 15 settembre 2024 è improrogabile per garantire che i pagamenti della pensione non subiscano interruzioni. L’avvertimento dell’INPS, sebbene preoccupante, può essere gestito con un’azione proattiva da parte dei pensionati interessati. Coloro che si trovano nelle situazioni descritte dovrebbero assicurarsi di inviare la documentazione richiesta per evitare la sospensione dei pagamenti e i disagi economici che ne deriverebbero. Agire per tempo è essenziale per mantenere la continuità dell’erogazione della pensione e prevenire complicazioni future.
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