Il misterioso predatore del Nord: una specie resiliente che plasma ecosistemi e culture umane attraverso secoli di convivenza con l’uomo
In molte delle regioni più remote del Nord America e dell’Eurasia, un predatore affascinante e spesso frainteso svolge un ruolo cruciale negli ecosistemi. Con un mantello invernale lungo e folto, variabile dal grigio al bianco, rosso o nero, il lupo è tra i più grandi membri della famiglia dei canidi. I maschi pesano in media tra i 43 e i 45 kg, mentre le femmine tra i 36 e i 38,5 kg.
Le sue dimensioni, unite a un muso e a delle orecchie meno appuntite rispetto ad altri canidi, lo rendono facilmente riconoscibile. Questo predatore è noto per la sua caccia cooperativa, derivata dalla natura gregaria. Vivere in branco gli consente di abbattere prede di grande taglia, grazie a un avanzato linguaggio del corpo, essenziale per il successo durante la caccia.
Sebbene sia un superpredatore, è minacciato principalmente dall’uomo, e in misura minore, da grandi predatori come le tigri. Geneticamente, questa specie è molto vicina ad altri membri del genere *Canis*, come il coyote e lo sciacallo dorato, con cui può generare ibridi. Ha un legame particolare con il cane domestico: entrambi derivano da un progenitore comune, separatosi circa 14.900 anni fa, un legame cruciale nella storia della domesticazione animale.
La rinascita del lupo grigio: dal rischio di estinzione alla ricolonizzazione delle terre selvagge
In passato, il lupo grigio era uno dei mammiferi più diffusi nell’emisfero boreale, ma la caccia perpetrata dell’uomo ne ha ridotto drasticamente la presenza, portandolo all’estinzione in molte regioni, tra cui gran parte dell’Europa occidentale, del Messico e degli Stati Uniti. Tuttavia, dagli anni settanta, le misure di protezione legale e i cambiamenti nella gestione rurale hanno permesso una ricrescita del numero di lupi.
È tornato a popolare zone come l’Italia settentrionale, mentre negli Stati Uniti è stato reintrodotto artificialmente. Oggi, il lupo grigio si trova principalmente in Canada, Alaska, Europa settentrionale e Asia settentrionale. In Italia c’è il lupo appenninico, presente sugli Appennini e sulle Alpi Occidentali, mentre sulle Alpi Orientali è diffusa la sottospecie tipica. In Sicilia esisteva una sua variante, il lupo siciliano, estinto nel XX secolo.
Nonostante la sua natura schiva, la convivenza con l’uomo ha generato paura e rispetto. Sebbene la maggior parte degli attacchi documentati siano attribuiti a esemplari rabbiosi, i lupi sani raramente attaccano gli esseri umani, preferendo evitare il contatto. Oggi, nonostante le sfide, il lupo grigio è classificato come a “rischio minimo” di estinzione dalla Lista rossa dell’IUCN, un segno della sua resilienza e capacità di adattamento.