Siete stanchi di visitare sempre i soliti musei? Ecco quali sono i più bizzarri che si possono trovare in Italia e che non dovete assolutamente farvi sfuggire
L’Italia, il Paese della storia e della cultura per antonomasia, uno dei territori più ricchi di musei di tutto il pianeta. Moltissimi turisti che viaggiano verso il Belpaese lo fanno proprio per visitare una delle tantissime strutture che vi si trovano e che nascondono perle di arte e cultura uniche al mondo. Se, però, siete stanchi di visitare sempre i soliti e classici musei, dovete sapere che ne esistono tanti altri che affascinano per via delle loro… stranezze! Ecco quali sono e dove si trovano.
I musei più bizzarri d’Italia: ecco quali sono i migliori
L’Italia è il Paese più affascinante al mondo: con il suo ineguagliabile patrimonio storico, paesaggistico e culturale, vanta il maggior numero di siti unici al mondo. Qui possiamo scoprire meraviglie a pochi passi da casa. Questa ricchezza è custodita in numerosi musei, con quasi 5000 strutture distribuite su tutto il territorio nazionale. Tra questi, alcuni sono particolarmente curiosi e originali. Vediamo quali sono i migliori da visitare per vivere un’esperienza al di fuori dell’ordinario.
Falseum – Museo del Falso e dell’Inganno, Biella
Tra i musei più insoliti in Italia c’è il Museo del Falso, conosciuto come Falseum Museo del Falso e dell’Inganno, situato all’interno del Castello di Verrone, nella provincia di Biella, in Piemonte. Questo museo offre ai visitatori un’esperienza coinvolgente e istruttiva nel mondo delle bugie umane, rivelando l’influenza che le falsità hanno spesso esercitato nel corso della storia. Si tratta di un luogo dal grande valore educativo, poiché esplorare le menzogne del passato è un modo efficace per imparare a distinguere tra verità e finzione nel presente.
Museo del Selfie, Firenze
Il Museo del Selfie è un’altra attrazione non convenzionale da visitare in Italia. Situato a Firenze e di recente apertura, questo spazio è caratterizzato da ambienti vivaci, con stanze scenografiche e installazioni coinvolgenti. È una meta ideale per gli appassionati di selfie e fotografia, dove il divertimento e la leggerezza sono protagonisti.
Museo del Cioccolato, Latina
Avete mai sognato di visitare la fabbrica di cioccolato di Willy Wonka? Questo desiderio può diventare realtà a Latina, presso il Museo del Cioccolato “Antica Norba”. Fondato nel 1995, il museo riproduce un’antica fabbrica con tutte le macchine originali utilizzate per la lavorazione del cioccolato. Qui è possibile scoprire come il “cibo degli dèi” è stato impiegato fin dai tempi degli antichi Maya fino ad oggi, esplorando le curiosità legate alle piantagioni di cacao. Inoltre, è possibile partecipare a una degustazione a prezzi molto accessibili.
Museo del Pomodoro, Parma
La pasta al pomodoro è una delle pietanze più apprezzate dagli italiani. Non poteva mancare, quindi, un museo interamente dedicato al pomodoro! Situato nella provincia di Parma, il museo si trova all’interno della Corte di Giarola, tra Collecchio e Ozzano Taro, nel suggestivo paesaggio parmense. Questa area è stata storicamente rinomata per la coltivazione e la lavorazione del pomodoro. Il Museo del Pomodoro fa parte della rete dei Musei del Cibo di Parma, insieme a quelli dedicati alla Pasta, al Parmigiano Reggiano, al Culatello e altri. I visitatori possono anche pranzare all’interno del museo o prenotare un tour guidato.
Museo del Rubinetto, San Maurizio D’Opaglio
Quanto è importante l’acqua? Alcuni la considerano come l’oro blu della vita. Per questo motivo nasce il museo del rubinetto, situato in provincia di Novara. Il museo mostra l’evoluzione tecnologica dei rubinetti e come l’uomo sia riuscito a dominare l’acqua. Viene anche mostrato l’aspetto ambientale dell’acqua, cercando di sensibilizzare tutti i visitatori sul tema dello spreco idrico.
Museo dei Lucchetti, Parma
Torniamo nuovamente a Parma, più precisamente nella sua provincia, dove troviamo un altro museo decisamente particolare: quello dedicato ai… lucchetti, il primo al momento dedicato a questi oggetti. La struttura accoglie la collezione privata di Vittorio Cavalli, un falegname che è diventato un appassionato collezionista di lucchetti. All’interno del museo si possono ammirare oltre 4000 esemplari di varie tipologie, epoche, dimensioni, forme e provenienti da ogni angolo del mondo. Un oggetto di grande rilevanza che narra anche la storia e l’evoluzione delle serrature.
Museo delle Nuvole, Pieve di Cadore
Il Museo delle Nuvole è situato tra Pieve di Cadore e Cortina d’Ampezzo, nel cuore delle Dolomiti. Questo museo è stato creato dall’alpinista Reinhold Messner e narra la storia dell’esplorazione e dell’alpinismo dolomitico. Tra le opere esposte, si trovano anche quelle della collezione Messner, che celebrano le montagne, dal Romanticismo fino all’arte contemporanea.
Museo del Gelato, Anzola
Questo museo, situato vicino a Bologna, ad Anzola dell’Emilia, è dedicato alla storia, alla cultura e alla tradizione del gelato artigianale italiano. Esplora l’evoluzione della preparazione del gelato, dalle origini, circa 12.000 anni fa, fino ai giorni nostri. Inoltre, offre la possibilità di osservare laboratori in attività per scoprire il processo attuale di produzione e di assaporare il gelato.
Museo dei Cavatappi, Barolo
Adesso andiamo in Piemonte, più precisamente a Barolo, dove si trova, essendo una zona di vini, il Museo dei Cavatappi! Con oltre 500 pezzi, l’esposizione è organizzata in 19 sezioni che celebrano questo importante strumento nel mondo del vino. I cavatappi più antichi conservati nel museo risalgono al Seicento. Fondato nel 2006 in un’antica cantina accanto al Castello Comunale di Barolo, il Museo dei Cavatappi include una sezione dedicata ai cavatappi pregiati, realizzati dai migliori artigiani e orafi con materiali raffinati, spesso impreziositi dallo stemma di famiglie nobili o dalle iniziali di personaggi illustri.
Museo della Frutta, Torino
Infine, ci dirigiamo a Torino, dove, all’interno del Palazzo Universitario degli Istituti Anatomici, si trova il Museo della Frutta “Francesco Garnier Valletti”. Inaugurato nel 2007, il museo offre l’opportunità di ammirare la raffinata collezione di frutti artificiali creati da Francesco Garnier Valletti, un artigiano e modellatore piemontese. Il Museo della Frutta di Torino ospita oltre mille frutti artificiali in plastica, modellati nella seconda metà dell’Ottocento e presentati nei mobili originali in cui furono sistemati nel 1928. Il pezzo di maggior valore è la vasta collezione pomologica, che include numerose varietà di mele, pere, pesche, albicocche, susine e uva.