L’ultimo ed enigmatico murales di Banksy è l’ultima creazione del più misterioso street artist del mondo ed è diventata subito virale
Il 5 agosto 2024 un nuovo murale di Banksy è apparso a Kew Bridge, Londra. Banksy, il celebre e misterioso artista britannico, ha annunciato la sua ultima opera con un criptico post su Instagram: il murale raffigura una capra in bilico su un muro da cui cadono detriti.
L’opera ha rapidamente attirato l’attenzione di centinaia di curiosi a Londra, che si sono recati sul posto per fotografarla. Su Instagram, il post ha raccolto oltre 400.000 reazioni in meno di due ore e ha generato numerose interpretazioni sul significato dell’opera.
Banksy e il suo nuovo murale a Londra. Quali sono i suoi più famosi?
Alcuni si concentrano sul possibile gioco di parole legato a “goat”, che in inglese significa capra, ma come acronimo sta per “Greatest of all time” (il migliore di tutti i tempi), spesso usato per descrivere atleti e musicisti. Secondo questi fan, Banksy potrebbe rivendicare per sé il titolo di miglior artista di street art.
Altri analizzano la composizione dell’opera: una telecamera sulla destra sembra sorvegliare le rocce che cadono, ignorando la capra in bilico. Questo potrebbe simboleggiare la necessità di comprendere l’intero contesto prima di formarsi un’opinione, piuttosto che basarsi su una sola parte della storia.
Alcuni interpretano la capra come un simbolo dell’umanità sull’orlo dell’estinzione, suggerendo che dovremmo fare un passo indietro invece di avanzare verso il baratro. Infine, ci sono commenti più leggeri che associano i detriti a escrementi di animali, scherzando sull’opera.
Nato a Bristol nel 1974, Banksy è ora un marchio regolarmente registrato, il cui nome e immagine sono controllati e protetti dalla Pest Control Office Limited. Le sue opere sono apparse in tutto il mondo, mentre in Italia solo a Napoli e Venezia (dove ha rischiato di rivelare la sua identità).
Nessuno lo ha mai visto e il suo volto rimane sconosciuto (molti indizi portano al cantante dei Massive Attack), eppure è considerato uno dei più grandi artisti del nuovo millennio.
Di Banksy sappiamo poco, anzi pochissimo. Le sue opere satiriche e di denuncia, eseguite con la tecnica dello stencil, trattano temi come politica, cultura ed etica. I suoi murales vengono poi rivendicati sul suo profilo Instagram, l’unico canale di comunicazione ufficiale. Ecco alcune delle sue opere più famose, che vale la pena conoscere.
- Kissing coppers. L’opera è comparsa sul muro di un pub in una strada di Brighton nel 2004, con le forse dell’ordine che da simbolo di repressione si trasformano in un’icona anti-omofobia.
- Napalm Girl. In una serigrafia del 1994, Banksy riprende la celebre fotografia scattata durante la Guerra del Vietnam nel 1972, che ritrae una bambina in fuga dai bombardamenti di napalm e le affianca da Topolino e Ronald McDonald, due icone della cultura di massa americana.
- Girl with Balloon. La ‘Ragazza con il palloncino’ realizzato per la prima volta a Londra nel 2002, raffigura una bambina che tende la mano verso un palloncino rosso a forma di cuore, simbolo di innocenza, amore e speranza.
- The Flower Thrower. Il ‘Lanciatore di fiori’ raffigura un manifestante a volto coperto mentre sta per lanciare un mazzo di fiori ed è stato rappresentato per la prima volta a Gerusalemme nel 2005, sul muro costruito per separare israeliani e palestinesi. Nel settembre 2020 Banksy ha perso il copyright per via del suo anonimato: lo ha stabilito l’Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale (Euipo), che ha invalidato il marchio registrato dallo street artist di Bristol in quanto non può essere identificato formalmente come autore del graffito.
- The Walled Off Hotel. L’albergo vista muro inaugurato nel 2017 a Betlemme. Nove stanze e una suite affacciate sul muro che divide Israele e Palestina. Una provocazione di Banksy che, dopo aver aperto un triste e lugubre luna park, ha inaugurato l’albergo con la peggiore vista al mondo. Si può prenotazione online a partire da 30 dollari a notte ed è visitabile (anche da chi non ha intenzione di dormirci).
- Dismaland. Un ‘non luna park’ (gioco di parole tra Disneyland e dismal, in inglese: triste, lugubre), dove le favole senza tempo si trasformano in incubi contemporanei. L’installazione è rimasta aperta per trentasei giorni, dal 21 agosto al 27 settembre 2015 presso il Tropicana, un lido marittimo in disuso nella località turistica di Weston-super-Mare nel Somerset, in Inghilterra. L’artista, oltre a finanziare la costruzione della mostra, vi contribuì con la creazione di dieci nuove opere. Furono ammessi 4.000 visitatori al giorno.
- La Madonna con la pistola. Si trova in Piazza Gerolomini a Napoli. Protetta da una teca di plexiglass, raffigura la Madonna con i contorni di un revolver tracciati sulla testa al posto dell’aureola, e lo sguardo rivolto verso l’alto in segno di afflizione. È la prima opera realizzata in Itala da Banksy, nel 2010. La seconda opera, la Madonna con Coca Cola e patatine, si trovava in Via Benedetto Croce. Purtroppo, però, fu cancellata per errore da un altro street artist.
- Il Bambino Migrante. Comparso a Venezia pochi giorni dopo l’inaugurazione della Biennale d’Arte a maggio 2019, il murales ritrae un bambino con un giubbotto salvagente e un razzo segnaletico per i soccorsi in mare. È la seconda opera di Banksy in Italia.
- Love is in the Bin. Quest’opera ha suscitato scalpore anche a causa di quanto accaduto nel 2018, quando la casa d’asta londinese Sotheby’s riuscì a vendere una stampa di Ragazza con il Palloncino a più di 1 milione di dollari. Battuto il martello che decretava l’acquirente vincitore, tramite un dispositivo nascosto all’interno della cornice dallo stesso Banksy e telecomandato a distanza, la stampa è stata triturata, trasformandosi in Love Is in the Bin – ovvero: L’amore è nel cestino.
- Sweep it Under the Carpet. Una cameriera che nasconde lo sporco sotto il tappeto, alludendo alla riluttanza del governo inglese di occuparsi di questioni controverse, come il problema dell’AIDS in Africa. L’opera si trova a Londra nel quartiere Chalk Farm e nei pressi della White Cube Gallery.
- The Girl with the Pierced Eardrum. Nella sua Bristol, il murale de La ragazza con l’orecchino di perla, che lo stesso Banksy aveva realizzato nel 2014 rivisitando il celebre dipinto di Jan Vermeer, adesso indossa anche la mascherina protettiva causa Covid-19.
- Il giubbotto antiproiettile. Indossato per la prima volta dal rapper Stormzy durante la sua esibizione al Glastonbury Festival nel 2019, il giubbotto a prova di pugnale con una grande Union Jack, la bandiera inglese, stampata sulla parte frontale è stato poi esposto nelle vetrine del suo negozio ‘Gross Domestic Product’ a Londra. ‘Una bandiera a prova di pugnale’. «Ho cantato a Glastonbury vestito con un giubbotto anti-pugnale disegnato dal più grande, il più iconico artista vivente sulla Terra. L’unico e solo Banksy». Stormzy, il cui outfit è stato deciso dagli assistenti, è venuto a conoscenza dell’artefice del gilet solo dopo che lo stesso Banksy ha reso pubblica l’operazione sul suo profilo Instagram.
- Ratti, Parigi. L’arte di Banksy documenta con un taglio ironico e satirico tematiche quali le assurdità della società occidentale, la manipolazione mediatica, l’omologazione, le atrocità della guerra, l’inquinamento, lo sfruttamento minorile, la brutalità della repressione poliziesca e il maltrattamento degli animali. Per veicolare questo messaggio viene fatto ricorso a un’ampia gamma di soggetti, quali scimmie, topi (celebri ormai i suoi rats), poliziotti, ma anche bambini, gatti e membri della famiglia reale inglese.