L’Unesco ha dichiarato la Via Appia Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Tutti i segreti di un simbolo della storia italiana.
Per gli italiani e più in generale per gli appassionati di cultura e storia sono ore di grande gioia: la Via Appia è stata ufficialmente dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco e, questa novità, rappresenta l’occasione per addentrarsi alla scoperta di una delle opere che, senza ombra di dubbio, rappresentano un simbolo del Belpaese.
Oltre che la prova concreta di quanto, migliaia di anni fa, conoscenze architettoniche e urbanistiche fossero già ad uno stadio avanzato. La Via Appia esiste infatti ancora oggi, nata allo scopo di realizzare un percorso che, da Roma, permettesse di ‘guardare’ alla Grecia e all’Oriente. Scopriamo tutti i segreti e le curiosità di un gioiello tutto italiano.
Oggi percorrere l’Appia significa guardare ad una molteplicità di incantevoli paesaggi e luoghi che l’attorniano, di siti archeologici da essa attraversati. E soprattutto di strutture che non solo hanno resistito alle intemperie e all’utilizzo nel corso di ben duemila anni di storia ma che risultano tutt’ora funzionanti. La Via Appia non è infatti solo una strada, ma l’esempio di una serie di avanguardistiche e moderne soluzioni che portano a considerarla una sorta di autostrada primordiale. E, oggi, un patrimonio tutto da scoprire.
Il fatto che l’Unesco l’abbia dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità non fa che confermare tutto questo, incentivando i turisti ad avventurarsi alla scoperta di questo speciale gioiello urbanistico. Sia a tappe, visitando le città da essa attraversate a cominciare, ovviamente, da Roma. Sia godendo del piacere di vivere la strada zaino in spalla, percorrendo il Cammino dell’Appia Antica da tempo in corso di valorizzazione con la preparazione di molteplici itinerari percorribili sia in bici che a piedi. Attraversando non solo il Lazio ma anche Puglia, Campania e Basilicata.
Non tutti infatti sanno che l’Appia è lunga ben 500 chilometri coprendo un percorso che dalla Capitale arriva a Brindisi. Venne realizzata come ‘via pubblica’ ovvero non soggetta a pedaggio alcuno ma la sua particolarità è un’altra e riguarda il materiale utilizzato per costruirla: ovvero grandi lastre di basalto rivestito che consentivano di utilizzarla sempre, indipendentemente dalla situazione meteorologica.
L’Appia è provvista anche di marciapiedi, impiegati anche per indicare le distanze, ed percorribile sull’intero tracciato in entrambe i sensi. Ma non solo perché vennero realizzate anche alloggi per i viaggiatori nonché stazioni per il cambio dei cavalli. Oltre ad innumerevoli altre strutture, dai ponti alle gallerie, fino ai viadotti, ognuno dei quali rappresenta ancora oggi un esempio dell’impiego di tecniche d’avanguardia.
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