Condominio, cosa fare se ci sono balconi pericolanti? La legge chiarisce tutto

Copriamo che cosa fare in condominio quando i balconi sono pericolanti. Ecco cosa dice la legge italiana in merito.

Le abitazioni hanno bisogno di manutenzione periodica per conservarsi nel miglior stato possibile. Purtroppo, però, può capitare che con il passare del tempo alcune parti di un immobile si deteriorino in maniera significativa. I balconi, ad esempio, sono una delle parti di un palazzo o di una casa e che tende a rovinare le proprie condizioni più rapidamente rispetto ad altre aree.

Balconi pericolanti in condominio
Cosa fare in condominio, quando i balconi sono pericolanti – (Artepassante.it)

I balconi, infatti, sono esposti maggiormente a intemperie e salsedine (per gli immobili posizionati vicino al mare). Si tratta di condizioni che ne favoriscono il deterioramento, fino a renderli pericolosi, e richiedere l’intervento di una ditta specializzata in riparazione di balconi. Ma dal punto di vista legale, come bisogna comportarsi quando i barconi sono pericolanti.

Condominio e balconi pericolanti: la legge chiarisce tutto

Se vivi in un condominio e ti sei accorta che i balconi dell’edificio in cui abiti non sono in condizioni ottimali che necessitano di un intervento di manutenzione e di messa in sicurezza, sei capitato nel posto giusto. In quest’articolo, infatti, scopriremo che cosa dice la legge in merito a questa circostanza. In base a quanto stabilito dall’ordinamento giuridico italiano, quando in un edificio ci sono dei balconi pericolanti, la responsabilità per la messa in sicurezza degli stessi può variare in base al tipo di balcone e alla funzione nell’edificio. Ad ogni modo, per i balconi che si protraggono oltre la facciata degli edifici e che sono considerati una proprietà privata del singolo condomino, la manutenzione sia ordinaria che straordinaria spetta al proprietario.

Balcone pericolante
La manutenzione sia ordinaria che straordinaria spetta al proprietario – (Artepassante.it)

Anche la Corte di Cassazione si è espressa in merito alla responsabilità economica di un balcone pericolante e ha confermato questo criterio. Per i balconi, incassati, ovvero quelli che non sporgono rispetto alla struttura dell’edificio, le spese di manutenzione vanno divise in parti uguali tra il proprietario del piano superiore e quello del piano inferiore, per il quale il balcone rappresenta una copertura della propria abitazione.

In presenza di un balcone pericolante, dunque, appare evidente che la responsabilità della manutenzione spetti al proprietario dello stesso. Di conseguenza, la responsabilità per eventuali danni causati da un balcone, che non è stato messo in sicurezza, ricade sul custode del bene, cioè sul condomino che avrebbe dovuto provvedere alla manutenzione. In questo caso, si tratta di una responsabilità oggettiva che si riversa sul custode del bene. Ferma restando la possibilità di dimostrare che il danno è stato causato da un evento fortuito.

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