Il Bonus cucina può essere richiesto, non solo da chi ristruttura l’abitazione. Scopriamo i dettagli di questa interessante opportunità.
Fino al 31 dicembre 2024, si potrà usufruire del Bonus cucina e risparmiare sull’acquisto del mobilio e degli elettrodomestici. Vediamo quali sono le condizioni per richiederlo e se sono necessari lavori di ristrutturazione per ottenerlo.
I Bonus sono diventati una costante nelle vite degli italiani. Il grande boom degli aiuti è iniziato con la pandemia da Coronavirus e non si è più arrestato considerando la crisi economica dilagante. Tante famiglie sono in difficoltà nel pagare tutte le spese, da quando il costo della vita è aumentato notevolmente, mentre stipendi e pensioni non hanno subito incrementi rilevanti. I Bonus in molti casi sono gli unici strumenti che permettono di andare avanti evitando di cadere nel baratro.
Ogni agevolazione serve per ammortizzare una spesa diversa. C’è il Bonus per il pagamento dell’asilo nido, il Bonus per fare la spesa alimentare, quello per ammortizzare i costi in bolletta e poi ci sono diversi Bonus edili per chi ha necessità di ristrutturare casa. Parliamo di un costo ingente, impossibile da sostenere per la maggior parte delle famiglie. Risparmio è la parola chiave ma come fare se, ad esempio, si dovesse comprare una cucina nuova?
Il Bonus per acquistare una cucina nuova recuperando la spesa
L’agevolazione di riferimento è il Bonus mobili e grandi elettrodomestici. In vigore fino al 31 dicembre 2024, permette di usufruire di una detrazione del 50% su una spesa massima di 5 mila euro, incluso il trasporto e il montaggio. La detrazione sarà ripartita in dieci quote annuali di pari importo, inserendo la spesa in dichiarazione dei redditi. Per poter avere accesso al Bonus mobili c’è una chiara condizione, avere effettuato dei lavori di ristrutturazione in casa, richiedendo il Bonus ristrutturazioni con detrazione del 50%.
Nello specifico, il Bonus cucina si ottiene a fronte di interventi edilizi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, ricostruzione di un immobile danneggiato da eventi calamitosi. Attenzione, sono ammessi anche lavori di manutenzione ordinaria ma su parti comuni di edifici residenziali.
In alcuni casi, però, non servono interventi diretti di ristrutturazione per ottenere il Bonus mobili 2024. Basterà, ad esempio, sostituire la caldaia per produrre un risparmio energetico in casa oppure installare una stufa a pellet o, in generale, effettuare un intervento finalizzato all’uso di fonti rinnovabili di energia. L’importante è conservare ricevute e fatture del pagamento (anche a rate) rigorosamente avvenuto con mezzi tracciabili.