Esiste un parco che offre un viaggio immersivo nell’arte in un panorama mozzafiato e a contatto con la natura
Siamo abituati a recarci nei musei o nelle gallerie d’arte, nella maggior parte dei casi, si trovano all’interno di edifici, dove è possibile ammirare quadri o sculture. Ma se è vero che l’arte è libera, c’è un artista che ha voluto renderla tale in tutto e per tutto, facendo parlare di sé.
E’ anche reale che la stessa natura ci avvicini all’arte, rendendoci ingenui e meravigliosamente sorpresi davanti alle bellezze che essa ci offre: quale modo migliore di accomunarle per renderle più potenti e attrattive?
A nord di Auckland, in Nuova Zelanda, si trova Gibbs Farm, un parco di sculture che vanta la più grande collezione di opere d’arte all’aperto del mondo. Questo luogo, che fonde magistralmente arte e natura, offre ai visitatori un’esperienza unica e suggestiva. La Gibbs Farm, fondata da Alan Gibbs, è un esempio straordinario di come il paesaggio naturale possa essere trasformato in un palcoscenico per l’arte contemporanea.
Alan Gibbs, noto imprenditore neozelandese, è il fondatore della Gibbs Amphibians, azienda leader nella produzione di veicoli anfibi ad alta velocità. Nonostante il suo trasferimento a Londra, Gibbs ha mantenuto un forte legame con la sua terra d’origine, investendo nella promozione dell’arte e della cultura neozelandesi. Questo impegno si manifesta in Gibbs Farm, un progetto artistico ambizioso che celebra il connubio tra creazione umana e bellezza naturale.
Gibbs Farm si estende su un vasto terreno vicino al porto di Kaipara e ospita un’incredibile collezione di sculture monumentali realizzate da artisti contemporanei di fama internazionale. Tra le opere più celebri vi è “Horizons” di Neil Dawson, commissionata nel 1994. Questa scultura, che rappresenta un gigantesco fazzoletto stropicciato realizzato in ferro ondulato, si staglia contro il cielo creando un effetto visivo sorprendente. La scultura sembra sfidare le leggi della fisica, dando l’illusione di librarsi nell’aria come una piuma, pur mantenendo una connessione radicata con il terreno.
Un’altra opera notevole è “Red Cloud Confrontation in Landscape” di Leon Van Den Eijkel, creata nel 1996. Questa scultura è composta da una sequenza di volumi colorati che, diventando sempre più bassi con le loro tonalità del rosso, del giallo e del blu, formano una superficie orizzontale obliqua. L’opera crea un contatto tra l’arte e l’ambiente, sottolineando la bellezza del paesaggio naturale e l’intervento umano.
Tra le installazioni presenti a Gibbs Farm, “Arches” di Andy Goldsworthy merita una menzione speciale. Accessibile solo su prenotazione, questa opera è costituita da una sequenza di archi realizzati in pietra scozzese, che sembrano emergere direttamente dalla terra. Goldsworthy ha saputo creare un ponte immaginario tra passato e presente, unendo storia, arte e natura in un connubio sorprendente.
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