Immobile in eredità a due figli: cosa succede se uno vuole vendere e l’altro no? Scopri cosa prevede la legge italiana in caso di disaccordo tra coeredi.
Quando più eredi si trovano a dover gestire l’eredità di una casa senza un accordo unanime, si apre un capitolo complesso e delicato. In Italia, quando una persona scompare lasciando dietro di sé proprietà immobiliari, ogni erede legittimo ha diritto a una parte del bene. Tuttavia, questa condivisione può diventare una fonte di discordia, soprattutto quando l’immobile non può essere facilmente suddiviso tra gli eredi o quando ci sono opinioni contrastanti su cosa fare del bene ereditato.
Immaginate di essere in una situazione dove l’entità ereditata può essere una dimora, un edificio di più appartamenti o anche solo un modesto garage. Inizialmente, ogni immobile legittimo riceverà una parte dell’immobile, determinata dalle disposizioni testamentarie o dalla legge. Da questo punto in poi, le decisioni possono diventare spinose. Se l’immobile è abbastanza grande, come un intero edificio con più unità abitative, gli eredi potrebbero optare per una soluzione concordata dove ognuno prende possesso di una porzione. Ma quando la suddivisione non è così diretta, sorgono le controversie.
Come gestire i contrasti tra eredi: le possibili soluzioni
Il principale ostacolo si manifesta quando gli eredi non concordano sul futuro dell’immobile. Ad esempio, uno potrebbe voler venderlo mentre gli altri preferiscono mantenerne la proprietà. In caso di disaccordo, ci sono due opzioni principali. Il primo erede può decidere di vendere la sua quota dell’immobile agli altri eredi, che hanno il diritto di prelazione. Questo significa che devono essere informati per primi della volontà di vendita e hanno la possibilità di acquistare la quota in vendita.
Una seconda via è richiedere l’intervento del giudice per dividere la proprietà in comunione. La gestione delle eredità immobiliari offre a ogni erede la libertà di agire indipendentemente, senza obbligo di coinvolgere gli altri. Se il tribunale non può dividere fisicamente la proprietà, ad esempio nel caso di monolocale, può consentire a un erede di rilevare l’intera quota degli altri.
Se più eredi sono interessati all’acquisto, il tribunale privilegerà chi già risiede nell’immobile o possiede la quota più grande. Se nessun erede desidera acquistare, il tribunale può autorizzare la vendita all’asta, distribuendo il ricavato secondo le quote ereditarie. È essenziale una gestione chiara e un dialogo aperto tra i coeredi, o con la mediazione del tribunale, per evitare conflitti prolungati e costosi.