Cultura

Carl Gustav Carus, il pittore che ha dato un contributo vitale alla psicologia

In questo articolo vediamo tutto ciò che c’è da sapere su un pittore fondamentale per la psicologia: Carl Gustav Carus

Carl Gustav Carus è stato un uomo eclettico, competente in diverse discipline e ambiti del sapere. Nato nel 1789, ha esercitato come medico, psicologo, biologo, filosofo e pittore. È celebre come uno dei principali esponenti del romanticismo tedesco e come anticipatore della psicologia. La città di Dresda, in Germania, gli rende ancora oggi omaggio con un’università e un ospedale a lui dedicati. Nel mondo dell’arte, è considerato uno dei più affascinanti modelli del XIX secolo, il cui lavoro irradia una bellezza artistica paragonabile a quella di Caspar David Friedrich. Carus fu un pensatore dallo spirito aperto, che guidò i suoi contemporanei nell’esplorazione dell’umanità e nei segreti della natura. Espresse questi concetti attraverso la pittura, utilizzando meravigliosi giochi di colore. Ma vediamo tutto ciò che c’è da sapere su questo personaggio così importante.

Vita, stile, opere e contributi di Carl Gustav Carus

Sin da giovane, Carus mostrò un talento straordinario e, grazie alla sua condizione privilegiata, poté accedere alle migliori risorse educative. Fu, inoltre, allievo del medico e filosofo psicologico Ernst Platner. A soli 21 anni aveva già conseguito vari diplomi universitari e due dottorati. Tuttavia, la sua inarrestabile sete di conoscenza non si fermò lì. Con l’avanzare della sua carriera come medico, chirurgo, filosofo e biologo, Carus dedicò sempre più tempo all’arte.

Il contributo di Carus all’arte

Dopo aver ricevuto le sue prime lezioni di pittura, Carus frequentò l’Università di Lipsia dal 1804 al 1810, studiando scienze naturali, filosofia e medicina, e conseguendo la laurea in medicina nel 1811. Fino al 1814, lavorò come assistente presso la stazione di maternità della Trier Society a Lipsia, ottenendo poi il titolo di professore presso il Dipartimento di Ostetricia a Dresda.

Nel 1815, a Dresda, Carus conobbe Caspar David Friedrich. Tra il 1815 e il 1824 scrisse le sue “Nove lettere sulla pittura di paesaggio”, una delle opere teoriche fondamentali che hanno posto le basi per la scuola di pittura romantica tedesca. Amico di Goethe, Carus scrisse una biografia del poeta, pubblicata nel 1863. La sua prima esposizione si tenne presso l’Accademia della capitale sassone nel 1816.

Carl Gustav Carus | Immagine di dominio pubblico – Artepassante

Carl Gustav Carus è riconosciuto come uno dei principali rappresentanti del paesaggio romantico tedesco. I suoi dipinti, spesso di piccole dimensioni, rivelano una visione originale e profonda del mondo, riflettendo la filosofia romantica del primo Ottocento. Carus aveva un approccio filosofico all’arte più marcato rispetto ad altri paesaggisti dell’epoca, arrivando alla pittura attraverso le sue idee scientifiche e filosofiche già consolidate. Scienziato naturalista, filosofo e medico di Dresda, Carus possedeva un universalismo spirituale che gli permetteva di dedicarsi a molteplici attività, dalla scienza all’arte e alla letteratura.

Un grande esempio di questo universalismo è Goethe, che combinava poesia, arte e scienza. Goethe, in una delle sue lettere a Carus, scrisse: “Tu coordini nelle tue attività tante caratteristiche della personalità, abilità, competenze e relazioni di vita profonda. Sono sorpreso”. La loro amicizia e collaborazione scientifica iniziò quando Carus era un giovane professore e ostetrico a Dresda e durò fino alla morte di Goethe.

La fusione tra arte e scienza era una caratteristica distintiva dell’epoca romantica. L’arte, attratta da fiabe, miti, fantasia e filosofia naturale, trasformava la concezione dell’universo, conferendole una nuova giustificazione spirituale. Il poeta Novalis studiava la struttura delle rocce, il pittore Runge si occupava della teoria fisica dei colori e Carus, in relazione al suo lavoro scenico, iniziò lo studio scientifico dei fenomeni atmosferici, delle leggi di formazione e della struttura delle nuvole.

La visione romantica del mondo metteva in relazione natura e uomo, vedendo in entrambi una manifestazione dello stesso principio spirituale unificato e infinito. La vita creativa della natura, espressa nell’uomo come coscienza e diversità di sentimenti, pensieri e attività, rendeva naturale che naturalisti e artisti fossero così vicini. In Germania, il paesaggio divenne la direzione artistica più fruttuosa del romanticismo.

Carus, nello spirito della filosofia romantica, vedeva un legame tra arte e scienza: la scienza conosce, mentre l’arte si sottomette allo spirito del tutto. Nell’arte, l’uomo si paragona a una natura creativa parzialmente inconscia, e la verità combinata con i dati scientifici trova il significato ultimo nell’espressione artistica olistica. L’arte, se destinata al suo scopo più elevato, deve basarsi su una profonda conoscenza scientifica, una combinazione che definiva la personalità romantica e determinata di Carus.

I contributi di Carus alla psicologia

Quando si pensa all’inconscio, il nome di Sigmund Freud è uno dei primi a venire in mente. Tuttavia, è interessante notare che figure come Gustav Carus avevano già esplorato quest’area prima che Freud fondasse la psicoanalisi. Nel 1813, dopo aver superato una grave malattia di tifo, Carus si trasferì a Dresda. Qui, grazie alla sua esperienza come chirurgo e ostetrico, divenne il medico personale del re sassone Federico Augusto II. Questo ruolo gli permise di interagire con le personalità più eminenti nei campi della medicina, della scienza, della filosofia e della psicologia del suo tempo.

Carus fu, inoltre, il primo a introdurre il termine “incoscio”, ponendo le basi filosofiche della psicologia profonda. Egli vedeva l’inconscio come una dimensione sia biologica sia psicologica.

Una delle sue opere più rilevanti è “Psyché”, in cui sostiene che per comprendere il mondo conscio dell’essere umano, è necessario esplorare l’inconscio, giustificando così la creazione di una scienza che permettesse tale esplorazione.

Carl Jung ereditò molte delle idee di Carus, adottando la visione dell’inconscio come elemento creativo e terapeutico. Per entrambi, affrontare la psicologia del profondo era cruciale per il recupero dell’equilibrio psichico e per comprendere il mondo dei sogni. Carus propose un modello tripartito dell’inconscio, che Jung riprese nella sua teoria analitica, fondando concetti come l’inconscio collettivo, l’inconscio personale e quello cosciente.

I contributi di Carus alla biologia

Non solo pittura e psicologia: Carl Gustav Carus è stato uno dei principali esponenti della Naturphilosophie, una corrente filosofica che si è discostata dalle concezioni meccanicistiche della scienza per abbracciare una visione più ampia e organica del mondo naturale. Il contributo più celebre di Carus nel campo della biologia è stato il concetto di “archetipo vertebrato”, fondamentale per la teoria evolutiva. Questa idea ha anche consentito una comprensione più approfondita della morfologia del cranio, della spina dorsale e della colonna vertebrale.

Federico Liberi

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