Che cos’è e chi può accedere al bonus agricoltura da 500 euro? Tutti i requisiti e i dettagli per poterlo richiedere.
Un aiuto concreto per coloro che portano avanti un’attività non facile ma dalle grandi soddisfazioni. È il Bonus Agricoltura, un’agevolazione non difficile da ottenere a patto che si abbiano dei terreni agricoli disponibili, non necessariamente fertili. E che può raggiungere l’importo di 500 euro, consentendo dunque di andare a coprire e ammortizzare un buon quantitativo di spese.
La finalità di questa misura, peraltro, non è solo quella di aiutare gli agricoltori che decidono di avviare una specifica attività ma anche di tutelare e preservare la biodiversità. Scopriamo dunque come è strutturato il bonus in questione, per che cosa è nello specifico finalizzato e, soprattutto, quali sono i requisiti per poterlo richiedere.
Prima di entrare nel merito della misura è importante sottolineare che non vi sono limiti all’estensione dei terreni, attraverso i quali beneficiare dell’aiuto economico e che il bonus è cumulabile con altre agevolazioni, rendendolo davvero appetibile per molti agricoltori. Oltretutto i terreni non devono essere necessariamente fertili, proprio in virtù del fatto che, in questo caso, non dovranno essere coltivati.
L’aiuto in questione infatti è rivolto a chi facilita, con specie vegetali che li attirino, l’insediamento di api. Pertanto non deve trattarsi necessariamente di colture finalizzate al consumo ma pensate nell’ottica di adottare misure di protezione speciali riguardanti questi insetti, impollinatori in grado con la loro attività di preservare la biodiversità. Sappiamo tutti che il massiccio impiego di pesticidi e gli stravolgimenti climatici stanno mettendo le api a dura prova ed il loro calo è stato drastico.
Da qui l’intervento delle istituzioni con la PAC, Politica Agricola Comune, contenente varie iniziative e misure tra le quali anche il bonus, un contributo pari a 500 euro l’anno rivolto a chi destinerà una quota dei propri terreni a specie pollinifere e mellifere. La misura in questione rientra nel eco-schema cinque chiamato “misure specifiche per gli impollinatori”, strutturato allo scopo di incentivare la diffusione di colture che abbiano un prevalente interesse apistico. In modo tale da garantire una presenza massiccia di risorse nutritive per insetti come le api ma anche per migliorare la gestione delle risorse idriche e del suolo.
Favorendo, grazie alle specie arboree, le infiltrazioni di acqua nel suolo stesso. Con l’obiettivo di ridurre gli effetti che le forti piogge provocano. Gli importi sono pari a 500 euro per i seminativi e di 250 euro l’anno per le colture arboree che vanno a sommarsi ai contributi diretti previsti per il Titolo base PAC. Nel documento è presente anche l’elenco delle essenze che è possibile scegliere. Inoltre, qualora le aziende si trovino in aree Natura 2000 o Zvn, Zone Vulnerabili ai Nitrati di origine agricola, gli importi saranno maggiorati del 20%.
Gli Scavi di Pompei sono un sito di inestimabile valore storico e culturale, testimoni silenziosi…
Recentemente, è stata inaugurata una passerella panoramica che offre ai visitatori una prospettiva del tutto…
Una recente scoperta sta gettando nuova luce su un dettaglio sorprendente all'interno di quest'opera magnifica…
Tra le tecnologie emergenti, la realtà aumentata (AR) si sta imponendo come uno strumento rivoluzionario,…
Nel 2023, il patrimonio culturale privato ha accolto ben 34 milioni di visitatori, un numero…
Che tu sia un amante dell'horror più terrificante o preferisca un approccio più leggero al…