Prima la Naspi e poi la pensione: le due possibilità che aiutano chi ha bisogno

E’ possibile passare dalla Naspi direttamente alla pensione? Sì, ci sono 2 misure che aiutano i disoccupati. Vediamo quali sono.

Se hai perso il lavoro e ricevi la Naspi, la tua preoccupazione è certamente come fare per vivere quando l’indennità di disoccupazione arriva al termine. Ma non devi temere: dopo la Naspi potrai accedere direttamente alla pensione. Vediamo tutto nei dettagli.

Pensione dopo la Naspi
Puoi andare in pensione subito dopo la Naspi- (Artepassante.it)

C’è una ferita che stenta a guarire: quella della disoccupazione. La disoccupazione è una piaga che, da anni, affligge il nostro Paese e durante la pandemia di Covid è aumentata. Infatti, a causa dei vari lockdown e delle varie limitazioni, molte attività hanno chiuso i battenti lasciando a casa migliaia di dipendenti.

Qualcuno è riuscito a rimettersi in gioco e trovare un nuovo impiego. Ma per chi aveva già 60 anni o quasi è stato tutto più difficile. In Italia, quando un dipendente resta senza lavoro non per sua volontà, c’è la Naspi, un’indennità di disoccupazione, la cui durata e il cui importo variano da caso a caso.

La durata della Naspi, però, non può mai superare i due anni. Che fare, quindi, quando termina? Per una persona con più di 60 anni non sarà così facile trovare un nuovo impiego dopo questi due anni. Fortunatamente ci sono due misure che consentono di accedere direttamente alla pensione dopo la Naspi.

In pensione subito dopo la Naspi: ecco come fare

Stai ricevendo la Naspi ma è prossima alla scadenza e tu non sai come fare? Niente paura: grazie a due misure attualmente in vigore potrai passare direttamente, dalla Naspi alla pensione.

Come andare in pensione dopo la Naspi
Ecco due misure che ti consentono di andare in pensione subito dopo la Naspi- (Artepassante.it)

Ci sono due misure di prepensionamento che si rivolgono proprio ai disoccupati: si tratta di Quota 41 e di Ape sociale. La differenza tra queste due strade è sostanziale, in quanto esigono requisiti molto diversi. Ecco perché è opportuno scegliere la misura più consona alla propria situazione.

Per fruire di Quota 41, non importa la tua età anagrafica ma contano solo i contributi. Devi aver maturato almeno 41 anni di contributi e almeno 1 deve essere stato versato prima del compimento dei 19 anni. Se soddisfi questi requisiti, allora puoi sfruttare Quota 41 per andare in pensione quando non riceverai più la Naspi e non subirai alcuna penalizzazione sull’assegno previdenziale. Attenzione però: tra la fine della Naspi e la domanda di pensionamento devono trascorrere almeno 3 mesi.

La seconda misura che si rivolge ai disoccupati, è Ape sociale: in questo caso, potrai accedere direttamente dopo la fine della Naspi senza attendere 3 mesi. Però per andare in pensione con Ape sociale devi avere almeno 63 anni e 5 mesi di età e non meno di 30 anni di contributi.

Questa misura presenta alcune limitazioni:

  • l’assegno mensile non può mai superare i 1500 euro;
  • non riceverai né la tredicesima né la quattordicesima;
  • Ape sociale non è reversibile e non è soggetta alla rivalutazione annua delle pensioni;
  • per arrotondare l’assegno non potrai tornare a lavorare. Eccezione fatta per lavori autonomi occasionali, fino ad un massimo di 5000 euro l’anno.

Tutte queste limitazioni verranno meno a 67 anni quando poi riceverai la tua normale pensione di vecchiaia.

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