Un nuovo furto per strada si sta diffondendo in Italia. L’ultima truffa tecnologica mette nel mirino gli anziani: vengono raggirati così.
Ancora oggi i truffatori spesso prendono di mira le persone anziane per diversi motivi. Infatti questa fascia della popolazione tende ad essere più incline a fidarsi degli estranei e soprattutto possono essere più suscettibili alle truffe, a causa della loro buona fede e della volontà di aiutare gli altri. Proprio questa vulnerabilità può essere sfruttata dai truffatori per ingannarli facilmente. Alcuni anziani d’altra parte possono vivere da soli o avere una rete sociale limitata e questo li rende più vulnerabili all’isolamento.
Per questo i truffatori possono approfittare di questa situazione, offrendo compagnia o assistenza fittizia, guadagnando così la fiducia delle loro vittime prima di commettere le truffe. Inoltre molti anziani possono non essere familiari con le nuove tecnologie o con i metodi di truffa più recenti, rendendoli più suscettibili a cadere in inganni online o telefonicamente. Adesso a metterli in difficoltà ci sta pensando proprio l’ultima truffa tecnologica, che sta traendo in inganno migliaia di cittadini italiani.
La truffa agli anziani, perpetrata da individui che si spacciano per amici dei figli o commessi di negozi di informatica, è diventata una tattica sempre più diffusa nelle strade di Chiaia e di altre zone centrali. Questi truffatori mirano a convincere le vittime anziane a acquistare cd vuoti a prezzi esorbitanti, sfruttando la loro buona fede e vulnerabilità. Uno dei presunti responsabili di questi atti è stato individuato e arrestato.
Il truffatore, 47enne, attualmente è detenuto per vari tentativi di truffa ai danni degli anziani. I suoi colpi sono stati principalmente concentrati in zone trafficate di Napoli, come via Nicolardi ai Colli Aminei e nella rinomata zona di Chiaia. L’uomo è accusato anche di furto, poiché si è reso colpevole di strappare banconote da 50 euro dalle mani di un anziano che è caduto nel loro inganno.
Anche una donna di 45 anni è coinvolta nelle indagini, come presunta complice del ladro, ma la richiesta di arresti domiciliari nei suoi confronti non è stata accolta. La coppia, a bordo di una Panda nera, individuava le proprie vittime principalmente anziani. Il pretesto era quello di dover consegnare un cd in cambio di cifre esorbitanti. L’indagine ha rivelato che il truffatore è riuscito a ottenere denaro in diversi episodi, arrivando a ricevere 270 euro in una sola occasione.
Nonostante la serialità degli illeciti commessi e la vulnerabilità delle vittime, il giudice non ha ritenuto sussistenti i gravi indizi per alcuni episodi. Allo stesso tempo la giudice, Federica De Bellis, ha sottolineato la necessità di proteggere le persone anziane da tali truffe, evidenziando la loro condizione di maggiore fragilità.
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