Rockwell ha rappresentato temi sociali come i diritti civili e l’integrazione razziale e uno dei dipinti che testimonia di più questo suo interesse è “The Problem We All Live With”
Norman Rockwell è stato un noto pittore e illustratore americano, celebre soprattutto per le copertine della famosa rivista The Saturday Evening Post da lui realizzate (oltre 300 nel corso di circa cinque decenni) e per le sue collaborazioni con aziende come Jell’O o Overland. I suoi lavori continuano a essere apprezzati e a influenzare artisti di tutto il mondo e sono spesso considerati un’icona dell’arte americana e della storia degli Stati Uniti. “Senza pensarci troppo in termini specifici, stavo mostrando ad altri l’America che conoscevo e che osservavo perché potevano non avere notato queste cose” raccontava Rockwell.
Chi era Norman Rockwell
Norman Rockwell è nato il 3 febbraio 1894 a New York City, da Jarvis Waring Rockwell, direttore della filiale di una famosa ditta tessile e da Nancy Hill, figlia di un pittore inglese. Studiò alla National Academy of Design e successivamente alla Art Students League. A sedici anni realizzò il suo primo lavoro per commissione: quattro cartoline natalizie per un grande magazzino e a 18 anni ottenne il suo primo incarico come direttore artistico della rivista “Boys’ Life”, il periodico ufficiale dei Boy Scouts of America. Nel 1916 uscì la sua prima copertina sul Saturday Evening Post. La collaborazione con questo settimanale durerà fino al 1963. Durante quegli anni Rockwell creò 323 copertine diventate iconiche. Nello stesso anno si sposò con Irene O’Connor.
Nel 1940 disegnò un manifesto per un’iniziativa a favore dei bambini colpiti dalla guerra e una serie di opere che richiamano i valori della società americana. Nello stesso anno ricevette un premio dall’Arts Directors Club per il miglior manifesto pubblicitario. Rockwell è conosciuto per il suo stile realistico e dettagliato, spesso con un tocco di umorismo e ironia. L’artista collaborò anche con il Post fino al 1963.
Dal 1964 si dedicò alla realizzazione di ritratti di personaggi politici e fu invitato dalla Nasa a raffigurare la conquista dello spazio. Rockwell ha rappresentato temi sociali come i diritti civili e l’integrazione razziale, uno dei dipinti che testimonia di più questo suo interesse è “The Problem We All Live With” realizzato nel 1964. L’artista morì nel 1978 nella sua casa di Stockbridge all’età di 84 anni. Il museo Norman Rockwell Museum, situato a Stockbridge è una grande testimonianza del contributo dell’artista alla cultura americana.
5 cose da sapere sull’artista
- Uno dei suoi lavori più famosi è la serie delle “Quattro Libertà“, ispirata al discorso del presidente Franklin D. Roosevelt del 1941. Questa rappresenta le libertà fondamentali: libertà di parola, libertà di culto, libertà dal bisogno e libertà dalla paura;
- Il Norman Rockwell Museum a Stockbridge, Massachusetts, ospita la più grande collezione di opere originali dell’artista;
- Nel 1977 Rockwell ricevette la Presidential Medal of Freedom, il più alto riconoscimento civile degli Stati Uniti, per il suo impatto sulla cultura americana attraverso l’arte; L’artista ha infatti raccontato l’America, i suoi uomini politici, gli avvenimenti che hanno cambiato la storia del mondo;
- Un elemento chiave nella carriera di Rockweel è stato l’umorismo. “Durante un periodo di tale sofferenza e perdita, Rockwell sapeva quanto fosse importante mantenere alto lo spirito delle persone” ha raccontato Laurie Norton Moffatt, direttore / CEO del Norman Rockwell Museum;
- Rockwell ha dipinto i ritratti di cinque presidenti: Dwight D. Eisenhower, John F. Kennedy, Lyndon B. Johnson, Richard Nixon e Ronald Reagan. Nel 1977, il presidente Gerald Ford ha detto: “Artista, illustratore e autore, Norman Rockwell ha interpretato la scena americana con freschezza e chiarezza senza rivali”.