Se il nuovo proprietario di un appartamento intende disdire il contratto di affitto, può farlo? Ecco i contesti in cui è consentito.
Viviamo in un periodo storico, in cui di certezze ce ne sono poche, e questo soprattutto in ambito lavorativo. Si fa fatica a trovare stabilità, in un mondo che chiede di averne per poter sopravvivere al meglio e senza troppe angosce.
Oggigiorno è diventato complesso persino trovare una casa in affitto, e le ragioni sono le più disparate. Così come avviene anche per chi accende un mutuo, i proprietari di casa vogliono delle garanzie per poter concedere l’uso della propria abitazione.
Uno dei più grandi timori che hanno a che fare col dare una casa in affitto, per i padroni, è proprio quello di ritrovarla in cattive condizioni, cosa che purtroppo, in diversi casi, avviene. Ma chiaramente, non è possibile fare di tutt’erba un fascio, per cui, con le dovute cautele, le case si affittano, e si stringono accordi più severi, a livello di regole.
Quando si dà una casa in locazione, ci sono anche dei casi in cui i vecchi proprietari vendono l’appartamento. Quando ciò occorre, il nuovo proprietario, per diverse ragioni, può voler retrocedere dal contratto e disdirlo. Ecco i casi in cui ciò può avere luogo.
Contratto d’affitto, ecco i contesti in cui è il nuovo proprietario a poter fare disdetta
Quando si compra una casa, in cui c’è un inquilino perché c’è un contratto di affitto, il nuovo proprietario deve rispettare il contratto di locazione. In automatico, infatti, avviene la voltura a nome del nuovo padrone della casa.
Il nuovo padrone non potrà chiedere aumenti dell’affitto, ma può decidere di recedere dal contratto. Vediamo, quindi, in quali casi ciò può avvenire. Ora, il nuovo locatore non può, in sostanza, modificare il contratto, se non con il consenso del conduttore, risolvendo il contratto in anticipo e sottoscrivendo una scrittura privata, del tutto nuova.
Il nuovo proprietario, può non rinnovare il contratto d’affitto all’inquilino, quando esso scadrà, per diverse ragioni, tra cui quella di utilizzare l’immobile per sé e i suoi familiari. Ma deve comunicare questo intento al conduttore, con 6 mesi di preavviso. Si può recedere dal contratto d’affitto, inoltre, se l’inquilino può trasferirsi in una casa nello stesso Comune. Oppure, se l’inquilino, non vive in quell’abitazione in modo continuativo, o ancora se la casa è ubicata in un edificio che ha diversi danni, quindi da ristrutturare o anche ricostruire.
Oppure, se il proprietario intende vendere la casa e non ha altre case disponibili. Il conduttore, può avere il diritto di prelazione sulla casa. Dunque, sono questi i contesti, secondo legge, per cui il nuovo proprietario di una casa può disdire il contratto di affitto.