In pensione con 2000 euro al mese: il sogno diventa realtà, ecco per chi

Chi l’ha detto che in Italia le pensioni sono necessariamente basse? Una folta platea di lavoratori incassa circa 2.000 euro.

In Italia, il tema delle pensioni è sempre molto caldo. Un po’ per ciò che concerne tutti i vari aspetti implicati. In primis, evidentemente, per ciò che concerne i tempi e i modi, con cui andare in pensione. Ma, chiaramente, non è da sottovalutare anche quello che è l’importo della pensione. E se vi dicessimo che c’è una vasta platea di lavoratori e dipendenti che può percepire 2.000 euro al mese? Ecco di chi parliamo.

Pensioni: tutto quello che c'è da sapere
Il tema delle pensioni in Italia è sempre molto caldo – (Artepassante.it)

Come accennavamo, il tema delle pensioni è, da sempre, al centro del dibattito politico. In un Paese come l’Italia che ha un’alta età media, tutto questo, però, non può non avere enormi implicazioni anche sotto il profilo economico, nonché sotto il profilo sociale. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che, soprattutto a determinate latitudini, i nonni rappresentano una vera e propria forma di welfare per le famiglie. 

E così, se seguite le vicende parlamentari e politiche, sicuramente avrete sentito più volte esponenti di partiti diversi accapigliarsi su temi come Quota 100 e la riforma della Legge Fornero. Tutte questioni che riguardano le modalità e l’età con cui ritirarsi dal mondo del lavoro. Ma, ovviamente, un aspetto molto sentito è quello degli importi delle pensioni, spesso considerati troppo bassi. Eppure, una enorme frangia della popolazione italiana può godere di una rispettabilissima pensione da 2.000 euro. 

Chi avrà una pensione da 2.000 euro al mese?

Oltre agli aspetti di cui abbiamo già parlato, le differenze salariali e pensionistiche tra i dipendenti pubblici e quelli del settore privato, sono un tema di discussione da tempo immemore. Le cifre non mentono: secondo i dati elaborati dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), nel 2023, i pensionati provenienti dalla pubblica amministrazione hanno incassato un assegno medio lordo di 2.046 euro al mese, mentre i loro colleghi del settore privato, compresi gli autonomi e coloro che rientrano nella gestione separata INPS, si sono accontentati di una media di 1.225 euro al mese. Una differenza non trascurabile che si avvicina al doppio.

Pensioni d'oro
C’è chi può avere una pensione da 2.000 euro al mese – (Artepassante.it)

Il segreto sembra risiedere nella stabilità dell’impiego. Mentre i dipendenti pubblici possono contare su una carriera lavorativa pressoché garantita al 99%, per i lavoratori del settore privato il panorama è ben diverso. La natura stessa del lavoro privato, soggetto a fluttuazioni economiche e rischi imprenditoriali, comporta periodi di cassa integrazione, disoccupazione o riduzione dell’orario di lavoro, tutti fattori che incidono negativamente sul montante contributivo e di conseguenza sulla pensione futura.

La recente introduzione della “Quota 100”, che permetteva il pensionamento anticipato al compimento dei 62 anni con almeno 38 anni di contributi, ha evidenziato ancora di più questa discrepanza. Le richieste di pensionamento anticipato sono state prevalentemente presentate dai dipendenti pubblici, il che ha innalzato la media degli importi erogati dall’INPS.

Questo divario è in parte spiegato dalla maggiore facilità dei dipendenti pubblici nel raggiungere i requisiti minimi per la pensione. Grazie alla loro maggiore stabilità lavorativa, hanno avuto più occasioni di accumulare i contributi necessari per ottenere la pensione. In effetti, più di un terzo dei beneficiari della “Quota 100” proviene dal settore pubblico.

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