Probabilmente non lo sapevi. Ma non devi occuparti di questa spesa in casa se hai un contratto di affitto. Ecco di cosa si tratta
Sono sempre di più le persone che decidono di vivere in una casa con un contratto di affitto. Questo è dovuto soprattutto alla grande mobilità che il lavoro moderno richiede, oltre ad un peggioramento delle condizioni economiche generali.
Tuttavia, quando si entra in una casa, con questo tipo di contratto, è bene tenere a mente alcune regole molto importanti relative ai pagamenti. Forse non sai che se vivi in casa con un contratto di affitto non devi preoccuparti di una particolare spesa. Ecco di che cosa stiamo parlando e perché potresti chiedere il rimborso.
Uno dei dubbi maggiori che esistono, quando si entra in una casa in affitto, è quella della ripartizione delle spese tra l’inquilino e il locatore. Un esempio, sono le spese di manutenzione dell’abitazione. Nella maggior parte dei casi, infatti, non è mai chiaro quale sia l’obbligo relativo alla ripartizione delle spese tra l’inquilino e il locatore. Ecco perché è importante sapere quali sono le spese che l’inquilino non deve intestarsi, in quanto devono essere risolte dal proprietario della casa.
Le spese relative alle riparazioni ordinarie della casa sono infatti di competenza dell’inquilino, ovvero di colui che entra in casa. Nel caso in cui, un elettrodomestico dovesse guastarsi per via dell’usura nel tempo, allora le spese saranno di competenza dell’affittuario del momento, in quanto responsabile dell’usura dell’elettrodomestico.
Lo stesso discorso vale per eventuali sostituzioni di componenti di un rubinetto o di una porta. Nel caso in cui, un elemento della casa dovesse guastarsi per via dell’uso quotidiano, la responsabilità è unicamente dell’inquilino.
Se invece in casa sono presenti dei danni relativi alla fatiscenza delle componenti, allora le spese che riguardano la riparazione, sostituzione o manutenzione degli stessi sono di competenza del proprietario. In questo caso, il locatario ha l’obbligo di effettuare tali spese, così come si tratti di un vero e proprio diritto per chi decide di prendere la casa in affitto.
Dunque, nel caso in cui una finestra si dovesse usurare dopo due o tre anni dall’entrata in casa del nuovo inquilino, la responsabilità della riparazione sarà esclusivamente di quest’ultimo. Nel caso in cui, invece, una persona si trasferisce nell’appartamento in affitto, ma la finestra era già danneggiata al suo arrivo, allora le spese sono a carico del proprietario di casa.
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