Pontormo è stato influenzato dai grandi maestri del Rinascimento e ha sviluppato uno stile che lo ha reso unico nel panorama artistico del suo tempo. A Roma ha assorbito l’arte del mondo antico e negli sue ultimi anni di vita scrisse anche un diario dove appuntò momenti di vita quotidiana. L’artista morì nel 1556 e fu sepolto nella cappella di San Luca della basilica della Santissima Annunziata
Pontormo, il cui vero nome era Jacopo Carucci è stato un pittore italiano del tardo rinascimento e premonitore del Manierismo. L’artista ha cercato di sperimentare nuove tecniche, rinnovando gli schemi compositivi dell’arte reagendo al classicismo. Il suo stile si distingueva per l’utilizzo audace del colore e di svariate forme. Pontormo aveva una personalità malinconica e introversa che lo rendeva l’artista dall’animo solitario per cui era conosciuto. Tra le opere più celebri di Pontormo vi sono “La Deposizione”, un dipinto che mostra il corpo di Gesù Cristo appena tolto dalla croce, e “La Visitazione”, che ritrae la visita di Maria a sua cugina Elisabetta.
Jacopo Carucci, detto il Pontormo, è nato il 28 maggio 1494 a Pontorme, vicino a Empoli, in Toscana da Bartolomeo di Jacopo di Martino Carucci e da Alessandra di Pasquale di Zanobi. Suo padre, che era stato un allievo del Ghirlandaio, morì nel 1499 e la madre nel 1504, lasciandolo orfano a soli dieci anni. Rimasto orfano fu mandato in bottega da Leonardo Da Vinci (1506 – 1507) dove fece il suo primo apprendistato e studiò le opere dei più grandi artisti come Masaccio e Michelangelo. Successivamente frequentò anche la bottega di Pietro di Cosimo. Fu preso in custodia dalla nonna materna Brigida, che gli fece dare istruzione e a tredici anni lo mandò a Firenze, dove rimase per quasi tutta la vita. L’artista iniziò a lavorare dal 1546 alla decorazione del coro della chiesa di San Lorenzo, che era la chiesa della famiglia dei Medici.
Pontormo è stato influenzato dai grandi maestri del Rinascimento e ha sviluppato uno stile che lo ha reso unico nel panorama artistico del suo tempo. Si è poi recato a Roma dove ha assorbito l’arte del mondo antico. Negli sue ultimi anni di vita Pontormo scrisse anche un diario dove appuntò momenti di vita quotidiana. L’artista morì il 31 dicembre 1556 e fu sepolto il 2 gennaio 1557 nella cappella di San Luca della basilica della Santissima Annunziata. Gli affreschi degli ultimi vent’anni di vita del Pontormo sono quasi tutti perduti o rovinati.
Tra le opere più importanti di Jacopo Carucci, detto il Pontormo, ci sono:
E ancora ricordiamo:
Le opere di Pontormo conservano una profondità emotiva che lo rende uno degli artisti più influenti del Manierismo. L’artista ha realizzato numerose opere durante la sua carriera, molte delle quali sono considerate capolavori del Rinascimento.
Il Tardo Rinascimento, noto anche come Manierismo, è stato un periodo che ha seguito il Rinascimento italiano e si è esteso verso la fine del XVI secolo e l’inizio del XVII secolo. È considerato un periodo di rinascita culturale, artistica, scientifica e filosofica che ha avuto luogo in Europa, in particolare in Italia. Il manierismo è stato caratterizzato da un’evoluzione delle tendenze artistiche e culturali già presenti nel Rinascimento, con un’accentuazione degli elementi manieristici e l’emergere di nuove influenze. Ecco alcuni dei principali tratti distintivi di questi movimenti artistici:
Il Manierismo ha raggiunto il suo apice nel XVI secolo ed era caratterizzato da un uso eccessivo di effetti decorativi, distorsione delle forme e delle proporzioni. Era caratterizzato da un utilizzo sperimentale del colore e della luce e di tonalità vivaci. Le opere erano considerate composizioni complesse e sovraccariche, con figure disposte in maniera dinamica. Questo moviemnto ha esplorato la complessità ed enfatizzato l’espressività e la drammaticità con la tendenza di usare contrasti più marcati e atmosfere più suggestive. Gli artisti del tardo Rinascimento hanno spesso abbandonato le regole classiche della composizione e delle proporzioni, preferendo una maggiore libertà formale e una maggiore sperimentazione con le forme e le strutture. Caratteristica di questo movimento artistico è l’allontanamento dall’ideale di armonia ed equilibrio che ancora dominava l’Alto Rinascimento. Tra gli esponenti più importanti, oltre a Pontormo, ricordiamo Parmigianino (Francesco Mazzola), Rosso Fiorentino (Giovanni Battista di Jacopo), Agnolo Bronzino e Tintoretto (Jacopo Robusti).
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