Arte

L’impatto di Gustave Le Gray sul mondo della fotografia

Uno dei grandi meriti di Le Gray fu la creazione di innovazioni tecniche come la stampa combinata

Gustave Le Gray è stato uno dei più influenti fotografi del suo tempo, noto soprattutto per le sue fotografie paesaggistiche e marittime e per le sue innovative tecniche fotografiche. È considerato un pioniere della fotografia innovativa francese degli anni ’50 dell’Ottocento. Le Gray è stato anche un insegnante e autore di numerosi manuali didattici, in uno dei suoi trattati del 1852 scriveva: “Il mio desiderio più profondo è che la fotografia, invece di rientrare nel dominio dell’industria e del commercio, venga inclusa tra le arti. Questo è il suo unico, vero posto, ed è in quella direzione che cercherò sempre di guidarlo. Spetta agli uomini devoti al suo progresso fissare saldamente questa idea nelle loro menti”. 

Chi era Gustave Le Gray

Gustave Le Garay è nato il 30 agosto del 1820 a Villiers-le-Bel, una periferia di Parigi. Inizialmente studiò pittura nello studio di Paul Delaroche e si iscrisse alla scuola di belle arti e insieme a Charles Negre, Jean-Leon Gerome, Roger Fenton e Henri Le Secq, ma in seguito si dedicò completamente alla fotografia, diventando uno dei primi fotografi a utilizzare la tecnica del collodio umido. Questa consentiva tempi di esposizione più brevi e una maggiore nitidezza delle immagini rispetto ai processi precedenti. Realizzò il suo primo dagherrotipo nel 1847 e nel 1848 cominciò a sperimentare la fotografia su carta. Nel primo dei suoi quattro trattati, pubblicato nel 1850, affermava che “l’intero futuro della fotografia è sulla cartaLe Gray non vedeva la fotografia semplicemente come un mezzo per catturare la realtà, ma come un’arte in sé, con il potenziale di trasmettere emozioni e raccontare storie. Espose nei salon parigini nel 1848 e nel 1853 e nel 1851 partecipò alla Mission heliographique, il cui scopo era quello di documentare i monumenti e gli edifici francesi da salvare e restaurare.

Gustave Le Gray | Artepassante.it

I suoi scatti immortalano la bellezza di Parigi e i castelli della Valle della Loira, le chiese presenti lungo la rotta per Santiago de Compostela, la città medievale di Carcassonne. L’artista Fotografava i tramonti e per alcuni scatti si è ispirato a pittori come Gustave Courbet. Nel 1855 ha fondato “Gustave Le Gray et Cie” e dato lezioni di fotografia ad artisti come Charles Nègre, Henri Le Secq, Émile Pécarrère, Olympe Aguado, Nadar, Adrien Tournachon e Maxime Du Camp.

Quando Le Gray fotografò Garibaldi

Uno dei grandi meriti di Le Gray fu la creazione di innovazioni tecniche come la “stampa combinata”. Nel 1850 pubblicò il “Trattato pratico di fotografia su carta e su vetro”. Il 1 febbraio 1860, ha abbandonato la famiglia per stabilirsi a Marsiglia. Ha poi visitato Palermo durante il passaggio dei Mille, e fotografato Garibaldi e le barricate. Dopo essere stato abbandonato a Malta a seguito di un conflitto con Dumas, Le Gray si è diretto  verso il Libano e l’Egitto e lì è morto il 30 luglio 1884. Il suo impatto sul mondo della fotografia è tangibile ancora oggi e la sua eredità continuerà a ispirare e influenzare le generazioni future dimostrando il potere di questa straordinaria forma d’arte.

L’Illustration, settimanale francese pubblicato a Parigi dal 1843 al 1944, scriveva su Le Gray nell’aprile 1856: “Dal centro del foyer, le cui pareti sono rivestite di pelle di Cordoba… sale una doppia scala con balaustre a chiocciola, drappeggiate di rosso velluto e frange, che conducono allo studio vetrato e al laboratorio di chimica. Nel salone, illuminato da una grande vetrata che si affaccia sul viale, c’è un armadio in quercia intagliata in stile Luigi XIII… Di fronte, sopra la mensola del camino, c’è uno specchio in stile Luigi XIV… [e] vari drappi disposti sul ricco velluto cremisi pensile che fa da fondale… Infine su un tavolo veneziano di legno riccamente intagliato e dorato, in mescolanza con piatti fiamminghi di rame sbalzato e vasi cinesi, si trovano prove riuscitissime degli eminenti personaggi passati davanti all’obiettivo di M. Le Gray… Tuttavia il merito principale dell’istituzione è l’incomparabile bravura dell’artista”.

I suoi lavori più celebri

Ecco alcuni dei lavori più celebri di Gustave Le Gray:

  • L’imperatrice francese Eugenia in preghiera (1856)
  • Palmira Leonardi, la signora Le Gray (1848)
  • Frédéric Buisson, compositore e dandy (1848)
  • Ritratto del pittore Hippolyte Flandrin (1848)
  • Ritratto del fotografo Henri Le Secq (1848)
  • Ritratto di due bambini colorato a mano (1857 – 1860)
  • Salon de Paris (1852)
  • Pont Valentré (1851)
Giuliana Presti

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