Le sue opere, finalizzate a catturare gli aspetti negativi della realtà del suo tempo, sono tra le più insolite nella storia dell’arte del XIX secolo, quando Daumier era considerato il fumettista più famoso della Francia
Honoré-Victorin Daumier è stato un famoso pittore realista, noto principalmente per le sue caricature politiche e sociali. Il suo stile è espressivo e drammatico. La sua carriera come fumettista durò circa quarant’anni durante i quali realizzò 3.958 litografie. L’artista è nato a Marsiglia nel 1808 da Jean-Baptiste-Louis, vetraio, restauratore e poeta e Cécile-Catherine Philip. All’età di 14 anni fa i suoi primi esperimenti di litografia e molto giovane esprime il suo interesse per la pittura. Nel 1823 si iscrive all “Académie Suisse”, dal 1825 fu apprendista nella litografia Belliard e dal 1829 inizia a collaborare con il giornale umoristico La Silhouette. Produce tantissime caricature litografiche, imitando gli stili di artisti famosi come Nicholas-Toussaint Charlet (1792-1845), Charles-Joseph Traviès (1804-1859) e Henry Monnier (1799-1877). Successivamente lavora anche per un giornale di satira politica La Caricature. Daumier Aquisì fama soprattutto per le vignette di satira politica da lui realizzate con la tecnica litografica.
A un certo punto della sua carriera i suoi lavori non vengono più apprezzati e per vivere comincia a dedicarsi alla pittura di grandi acquerelli e alla scultura. Collabora con il mensile letterario La Chronique de Paris, fondato nel 1836 da Balzac. La parte più produttiva della sua vita fu tra il 1830 e il 1835, nella quale realizzò, per la pubblicazione su una rivista, circa 1000 incisioni su legno e 4000 litografie, oltre ad alcune decine di sculture, disegni e dipinti. Negli anni ’70 fu costretto a fermarsi a causa della cecità che lo colpì. Il pittore muore nel 1879 a Valmondois all’età di 71 anni.
“Gli ultimi anni della sua vita furono oscurati dalla povertà, dalla malattia e dalla crescente cecità. Nel 1874 un regalo dell’amico Corot gli permette di acquistare la piccola casa a Valmondois che aveva affittato da nove anni. Nel 1877 gli fu concessa una piccola pensione governativa e l’anno successivo fu organizzata una mostra dei suoi dipinti, disegni e sculture sotto il patrocinio di Victor Hugo presso la galleria parigina di Durand-Ruel. Il 10 febbraio 1879 Daumier morì dopo un ictus paralitico. Ha lasciato un gran numero di dipinti in vari stati di incompletezza. Quando, intorno al 1900, la richiesta per le sue opere cominciò ad aumentare, molti di questi resti, alcuni gravemente deteriorati, furono restaurati, rifiniti e corredati di ‘firme’, rendendo in alcuni casi difficile determinare la parte autentica semicancellata di Daumier”, si legge nel sito della National Gallery Art.
Daumier ha vissuto gran parte della sua vita in povertà e spesso ha lottato per essere riconosciuto come un vero artista dai suoi contemporanei. Tuttavia, il suo lavoro oggi è ampiamente riconosciuto.
Uno strumento importante nella sua creazione artistica fu il chiaroscuro, tecnica innovativa e pre-impressionista. Le sue opere, finalizzate a catturare gli aspetti negativi della realtà del suo tempo, sono tra le più insolite nella storia dell’arte del XIX secolo, quando Daumier era considerato il fumettista più famoso della Francia. Tuttavia, non sempre l’artista è riuscito a farsi comprendere e le sue qualità potrebbero ancora oggi non essere pienamente comprese. Le sue sculture sono caratterizzate da un potere espressivo della forma umana, attraverso il costume, il gesto, l’espressione e la struttura. La sua capacità di catturare l’espressione umana e di trasmettere forti emozioni attraverso i disegni ha reso le sue opere potenti strumenti di protesta e di cambiamento sociale.
Tra le opere più celebri di Honoré-Victorin Daumier ci sono:
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