Bruno Munari, vita e opere del genio dell’arte e del design

Non ci deve essere un’arte staccata dalla vita, cose belle da guardare e cose brutte da usare“, scriveva Bruno Munari nel 1966

Bruno Munari è stato un designer, scultore e grafico e una delle figure più influenti nella storia del design italiano e internazionale. L’artista è noto per la sua creatività nel campo dell’arte, del design grafico e industriale e della pedagogia. Munari è una figura di spicco nel movimento modernista italiano, ha realizzato vari progetti e creato giocattoli, libri per bambini, ma anche lampade e mobili. Il pittore è stato influenzato fortemente da una passione per la geometria e la sperimentazione con materiali innovativi e il suo stile era caratterizzato da un design semplice ed elegante.

La vita di Bruno Munari

Bruno Munari è nato a Milano il 24 ottobre 1907 e cresce nel Veneto, dove i genitori gestiscono un albergo. Nel 1926 si trasferisce a Milano e frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Si avvicina agli esponenti del Futurismo, come Severini, Marinetti e Prampolini e insieme a loro fonda nel 1929 il Gruppo Lombardo Radiofuturista. Munari ha iniziato la sua carriera come pittore e scultore e durante gli anni ’30 ha sviluppato un interesse per l’arte astratta. Negli anni successivi si dedica al design e i suoi lavori più importanti vengono esposti in mostre nazionali e internazionali importanti.

Bruno Munari
Bruno Munari | photo by Albertozanardo licensed under 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/) – Artepassante.it

Non ci deve essere un’arte staccata dalla vita, cose belle da guardare e cose brutte da usare“, scriveva Bruno Munari nel 1966. “Non c’è stato un momento, nella mia infanzia e nella mia vita, in cui mi sono accorto che la mia strada sarebbe stata quella dell’artista. C’è sempre stata una specie di ‘dissolvenza incrociata’ tra la vita normale di paese e una mia attività che oggi si definirebbe ‘creativa’, provocata dalla curiosità e dalla voglia di fare qualcosa di diverso dal solito“, scriveva in uno dei suoi libri.

Munari ha avuto un ruolo importante nell’ambito della pedagogia visiva e ha sviluppato nuovi approcci all’educazione artistica e alla percezione visiva. Nel 1939 inizia a lavorare come direttore artistico di Grazia e Il Tempo per l’azienda Mondadori. Fin dal 1929 lavora come grafico pubblicitario. Dal 1950 diventa grafico per Epoca. Munari si interessa alla sperimentazione artistica legata al mondo della cinetica e dal 1953 lavora sulle proiezioni. Nel 1962 organizza a Milano la prima mostra di Arte Programmata.

Le opere più importanti di Munari

Ecco alcune delle opere più celebri di Bruno Munari:

  • Da cosa nasce cosa, realizzata nel 1977. Questo testo è stato realizzato per gli insegnanti e gli studenti di design ed esplora i concetti di creatività e percezione visiva;
  • Zoo di carta, realizzato nel 1938. Questo libro per bambini è diventato un classico del design editoriale;
  • La scimmietta Zizì è un giocattolo costruito con materiale innovativo all’inizio degli anni Cinquanta;
  • Una tana leggera e trasparente, realizzato nel 1971;
  • Design e comunicazione visiva, stampato nel 1967. Questo libro analizza il ruolo del design nella comunicazione visiva e offre approfondimenti sulle tecniche e i processi creativi;
  • Lampade “Acona” e “Ciminiere” caratterizzate da forme geometriche e materiali innovativi;
  • I giocattoli il “Cavalcabile” e l'”Insetto“;
  • Sculture astratte come “Negativi-positivi“. Quest’opera evidenzia il contrasto tra forme e colori;
  • Il posacenere Cubo;
  • La lampada Falkland.

Bruno Munari muore a Milano nel 1998.

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