In questo articolo andiamo alla scoperta della vita e delle opere di una delle artiste più importanti della storia: Yoko Ono. Vediamo tutto quello che c’è da sapere
Yoko Ono è una delle figure più conosciute e al tempo stesso discusse nell’ambito dell’arte concettuale degli ultimi sessant’anni. Per lungo tempo, è stata vista in modo negativo dal pubblico come “la compagna di John Lennon” e talvolta è stata accusata di essere la causa dello scioglimento dei Beatles. Tuttavia, l’artista giapponese è riuscita a stabilire un legame significativo con il frontman dei Fab Four, non solo come compagna di vita, ma anche come partner spirituale. Nel corso di un percorso artistico complesso, ha sempre mantenuto la propria identità e autonomia come individuo e performer. Oggi, la percezione di Yoko Ono è cambiata e la sua figura continua ad esercitare fascino e influenzare la società contemporanea in modi nuovi e sorprendenti. Ma vediamo quali sono le sue opere più importanti.
Yoko Ono nasce a Tokyo nel 1933, figlia del potente banchiere Eisuke Ono e della pianista Isoko. La sua infanzia privilegiata nell’upper class giapponese viene sconvolta dall’entrata del Giappone in guerra e dai bombardamenti sulla capitale. Dopo la guerra, la famiglia si trasferisce negli Stati Uniti, dove Yoko trova un ambiente favorevole al suo sviluppo personale. Negli USA, Yoko si avvicina alla vibrante scena artistica che caratterizza l’epoca, abbracciando il fervore giovanile e abbandonando le rigide tradizioni della sua terra natia. Nel corso degli anni, Yoko sperimenta anche diverse relazioni sentimentali, tra cui un breve matrimonio con il connazionale Ichiyanagi e un secondo matrimonio con il jazzista Anthony Cox, dal quale ha una figlia, successivamente rapita da Cox dopo una battaglia legale per l’affidamento. Questo tragico evento lascia un segno indelebile nella vita di Yoko. La musica e l’amore diventano elementi essenziali nella sua esistenza, e come si sa, dal 1968 si lega sentimentalmente a uno dei più celebri artisti della storia: John Lennon.
Yoko Ono, una figura importante nell’arte e un’icona dell’avanguardia, ha affascinato il pubblico di tutto il mobdi con le sue innovative mostre, le esibizioni coinvolgenti e la musica suggestiva. Originaria di Tokyo, il suo percorso artistico si estende ben oltre i confini nazionali, includendo il rinomato Museo Yoko Ono, diversi album musicali e la rivoluzionaria pubblicazione “Woman“, diventata un potente inno per il femminismo. I suoi contributi al movimento Fluxus e un vasto repertorio di opere mostrano la sua abilità unica nel mescolare arte visiva e performance, invitando il pubblico a esplorare le sue creazioni profonde e imaginative, mentre promuove messaggi di pace e unità. Ma quali sono le sue opere più belle e importanti? Eccole nel dettaglio.
Iniziamo la lista delle opere migliori di Yoko Ono con l’opera “Immagina la pace”. È dicembre e Yoko Ono organizza un’enorme celebrazione globale per la pace. Persone da ogni angolo del pianeta si riuniscono, ognuna portando con sé i propri sinceri desideri per la pace. Il messaggio di Yoko è chiaro: la pace non è un sogno lontano o etereo, è un desiderio universale che pulsa dentro ognuno di noi. Questo capolavoro è stato completato nel 2022.
Risale al 1965 una delle opere d’arte più celebri dell’autrice di fama mondiale: “Cut Piece”. Nella performance tenutasi alla Carnegie Recital Hall di New York, l’artista ha permesso agli spettatori di tagliare i suoi vestiti a brandelli, mettendo in mostra la percezione sociale del corpo della donna.
Nel 1966, Yoko Ono realizza l’opera “Per Apple”, esponendo una mela verde con uno status rappresentato da un’etichetta posta sul frutto stesso. Nello stesso anno, tiene una mostra alla Indiga Gallery di Londra, dove incontra John Lennon, che sposerà nel 1969.
Tra il 1964 e il 1972, Yoko Ono si impegna nella realizzazione di film sperimentali. Uno dei suoi lavori di maggior successo in questo periodo è “Bottoms” del 1966: il film mostra inquadrature di natiche di persone che camminano su una pedana mobile, accompagnate da una colonna sonora costituita da interviste ai passanti.
Nel 1980 l’artista suscita molto scalpore a seguito di una sua idea molto controversa, ma allo stesso tempo ritenuta da molti geniale. Toko Ono, infatti, registra un suo orgasmo nel lato B del singolo (Just Like) Starting Over di suo marito, John Lennon.
Frutto della collaborazione con il celebre marito, questa iconica performance, forse la più famosa dell’artista, rappresenta una protesta non violenta contro la guerra in Vietnam, iniziativa che guadagnò una grande visibilità mediatica. Tenutasi ad Amsterdam nel 1969, Yoko Ono e John Lennon sono ritratti nel letto mentre rilasciano un’intervista, diventando simbolo di un’intera generazione che auspica un cambiamento e alla pace nel mondo.
Diversi anni dopo l’assassinio di John Lennon nel 1980, Yoko Ono torna alla sua attività artistica con questa installazione, presentata per la prima volta a New York nel 1992. La mostra si concentra su quattro sculture in bronzo accompagnate da 22 oggetti e opere bidimensionali, trasmettendo un messaggio di amore e speranza.
Per questo progetto, l’artista raccoglie e presenta tre montagnole di terra identiche provenienti da nazioni dove le donne hanno subito le conseguenze della guerra e della violenza.
Nel 2004, l’artista organizza la distribuzione di volantini e striscioni raffiguranti parti intime femminili per le strade di Liverpool, la città natale di John Lennon. Di fronte all’indignazione del pubblico e delle autorità, l’artista difende il suo obiettivo di promuovere la consapevolezza del corpo femminile.
Presentata nuovamente al River to River Festival di Lower Manhattan nel 2019, Yoko Ono presenta un’installazione che ha concepito fin dal 1960. Invita i visitatori a lasciare messaggi e disegni su una barca in legno bianco, simbolo delle lotte e delle esperienze dei migranti e dei rifugiati.
Nel 2013 è stata inaugurata questa installazione, il risultato di un lungo dialogo con donne provenienti da varie parti del mondo. Yoko Ono aveva chiesto loro di inviare foto dei loro occhi e racconti di abusi e violenze subite. Successivamente ha creato una serie di figure femminili in silicone, le quali sono state bruciate durante una performance a Venezia, di fronte a Palazzo Bembo.
Gli Scavi di Pompei sono un sito di inestimabile valore storico e culturale, testimoni silenziosi…
Recentemente, è stata inaugurata una passerella panoramica che offre ai visitatori una prospettiva del tutto…
Una recente scoperta sta gettando nuova luce su un dettaglio sorprendente all'interno di quest'opera magnifica…
Tra le tecnologie emergenti, la realtà aumentata (AR) si sta imponendo come uno strumento rivoluzionario,…
Nel 2023, il patrimonio culturale privato ha accolto ben 34 milioni di visitatori, un numero…
Che tu sia un amante dell'horror più terrificante o preferisca un approccio più leggero al…