Raccontiamo l’artista più amato dagli aristocratici Jean-Honoré Fragonard attraverso quattro delle sue opere più rappresentative
Jean-Honoré Fragonard è un artista francese nato nel 1732 a Grasse, in Provenza. Le sue opere pittoriche e le sue incisioni sono in perfetto stile rococò, stile appreso attraverso gli insegnamenti del più famoso artista rococò dell’epoca, nonché suo maestro, François Boucher.
Scopriamo di più sulla sua arte attraverso quattro dipinti in cui traspare il suo personalissimo sguardo sulle abitudini di vita degli aristocratici del tempo.
Le opere di Jean-Honoré Fragonard sono come degli scatti rubati di scene di vita quotidiana dei salotti parigini, ovvero di quegli ambienti frivoli e leggeri fatti di chiacchiere, lettura e intrecci amorosi.
L’aspetto interessante delle opere di Jean-Honoré Fragonard è il suo racconto, a tratti malizioso, di questi ambienti aristocratici. Infatti, nei suoi dipinti riesce a rappresentare sensualità, linee sinuose, espressioni maliziose e molte altre sfumature che consentono una lettura dell’opera molto particolare e suggestiva.
Le sue opere furono apprezzate soprattutto dagli ambienti di corte del tempo, ma molto presto vennero considerate fuori moda e cominciarono ad essere dimenticate. Solo tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo la critica è stata in grado di rivalutare i suoi quadri, definendoli a tutti gli effetti dei capolavori di luce e grazia.
Le immagini della capricciosa e frivola società del 700 che ci ha regalato, sono un esempio di grande capacità tecnica e di resa della luce ottimale. Ecco alcune delle sue opere più belle e rappresentative.
Per comprendere al meglio lo stile di questo artista, ecco quattro opere in grado di rappresentare la sua visione artistica, e di farci vedere il mondo raffinato e nobile dell’aristocrazia da un nuovo punto di vista.
Questo quadro, conservato al Metropolitan Museum di New York, è un esempio della maestria di Fragonard nel rendere la luce e i colori in modo elegante e ricco di gradienti.
La protagonista è una giovane donna che ha appena ricevuto un mazzo di fiori e una lettera d’amore dal suo amante, e si volta con sguardo malizioso verso l’osservatore, come se fosse compiaciuta del regalo appena ricevuto.
Il vestito elegante, il trucco, l’acconciatura e lo scrittoio, ci lasciano intendere il suo rango sociale e la presenza del cane non deve stupirci, infatti non è insolito che venga rappresentato insieme a una giovane donna: nella simbologia più classica dovrebbe rappresentare la fedeltà coniugale di quest’ultima, ma in questo caso potrebbe solo essere un modo per sottolineare lo stato sociale della giovane.
La donna sull’altalena sembra essere l’unica fonte luminosa del quadro. Infatti, il suo abito pare riflettere la luce che illumina chi invece si trova nell’ombra, ovvero l’uomo che la sta spingendo sull’altalena e il giovane che la sta ammirando dall’interno di una siepe.
Pare che colui che la sta spingendo sia il suo ex marito, che la spinge dritta dritta verso il giovane nella siepe, ovvero il suo nuovo spasimante.
Ancora una volta non abbiamo messaggi profondi o che fanno riflettere sulla vita, ma degli squarci di realtà più maliziosi, che dimostrano comunque la bravura dell’artista a livello di resa cromatica e utilizzo della luce.
In più, non possiamo negare che Fragonard sia un ottimo storyteller perché questo quadro è avvincente quanto una serie tv che parla di triangoli amorosi.
In quest’opera, assistiamo ad un bacio fugace dato sulla guancia ad una giovane da parte del suo amante. I due si nascondono dallo sguardo indiscreto delle amiche della ragazza, che si intravedono confabulare nella stanza accanto.
Il vestito della ragazza viene reso nei minimi dettagli in ogni piega e riflesso luminoso, così come la tensione del suo corpo: sembra un po’ trattenere e un po’ allontanare il ragazzo per paura di venire scoperta. In una sola immagine Fragonard ci fa percepire la storia, come se la stessimo leggendo.
Quest’opera conservata alla National Gallery di Washington, raffigura una giovane intenta a leggere un piccolo libro mentre indossa uno splendido abito giallo acceso.
Dalla sua postura e dalla sua espressione sembra assorta dal libro che sta leggendo ma, nello stesso tempo, sembra che stia prestando attenzione anche a noi che la osserviamo dall’esterno.
Anche qui, non possiamo fare altro che ammirare stupefatti l’utilizzo dei colori che ci offre Fragonard. In più, il soggetto viene raccontato in modo più intimo e meno sensuale rispetto alle altre opere, come se questo momento fosse privo di malizia, ma sappia più di vita quotidiana.
In conclusione, possiamo dire che Jean-Honoré Fragonard ci abbia regalato espressività, autenticità e un pizzico di malizia, mescolando sapientemente ognuno di questi elementi per realizzare dei capolavori che finalmente hanno riscosso il successo che meritano.
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