Cos’è Viafarini e quali sono i suoi obiettivi

Viafarini è spazio espositivo aperto alla sperimentazione, offre servizi di documentazione sulle arti visive e residenza per artisti

Viafarini nasce all’inizio degli anni ’90 con l’intento di favorire la crescita professionale dei giovani artisti e di sensibilizzare il pubblico rispetto all’arte contemporanea, unendo attività espositiva e didattica e servizi di documentazione sulle arti visive.

Si propone dunque di far conoscere i giovani artisti italiani nel sistema dell’arte contemporanea, come primo passo per il loro percorso di crescita e il conseguente interessamento da parte di curatori, critici e musei, di promuovere la mobilità degli artisti sostenerli nella ricerca di finanziamenti, quale condizione necessaria per la loro crescita personale. Infine di ampliare il pubblico interessato all’arte contemporanea tramite mostre, strumenti didattici e di formazione.

Viafarini, la storia e i suoi obiettivi

Gli obiettivi di Viafarini sono:

  • creare un luogo per l’informazione e il servizio sulle arti visive contemporanee, comprensivo di spazio espositivo per offrire ai giovani artisti occasioni di esporre il proprio lavoro in mostre personali o collettive, nonché per ospitare progetti di artisti di fama consolidata e offrire al pubblico milanese l’opportunità di conoscere i protagonisti della scena internazionale.
  • servizi di documentazione sulle arti visive come l’Archivio Portfolio, la Biblioteca specializzata e la banca dati su opportunità di studio e lavoro ArtBox, per offrire agli utenti adeguati strumenti di informazione, documentazione e divulgazione con accesso ai materiali facilitato dalla tecnologia.
  • residenza per artisti, la quale offre un’ampia rete di servizi di orientamento e consulenza, nonché iniziative didattiche e formative, promuove e organizza eventi di arte contemporanea in altre sedi, promuove un’organizzazione e uno spazio per l’arte contemporanea che possano favorire il confronto e lo scambio nel campo delle arti visive, anche a livello internazionale, avviare un modello organizzativo nuovo in Italia che raccolga finanziamenti destinati a progetti artistici con un ruolo di mediatore fra sponsor e beneficiario e sostenere il messaggio artistico come potenziale innovatore nella società contemporanea.
Gli spazi di Viafarini a Milano
Gli spazi di Viafarini a Milano – https://www.viafarini.org/ – Artepassante.it

 

Viafarini nasce nel 1991 come associazione culturale su modello delle organizzazioni non profit americane e dei Kunstverein europei, quando tale concetto era nuovo per l’Italia.

Fra le idee più innovative lo spazio espositivo come project room, lo sviluppo di rapporti con l’estero e una gestione dell’attività basata sulla collaborazione tra enti pubblici e privati.

I primi due eventi realizzati, Immagini proiettate e Membership Viafarini, coincidono rispettivamente con la fondazione dell’Archivio e con l’adozione di un programma di membership.

Viafarini avvia uno spazio espositivo, concepito come “project room” e dedicato alla promozione della scena emergente in Italia, nonché a offrire una finestra sulla scena artistica internazionale.

Negli anni è divenuta un punto di riferimento per artisti giovani ed emergenti, molti di essi riconosciuti poi a livello internazionale, tra cui: Rebecca Agnes, Simone Berti, Pierluigi Calignano, Pierpaolo Campanini, Gianni Caravaggio, Letizia Cariello, Maggie Cardelùs, Valerio Carrubba, Maurizio Cattelan, Gea Casolaro, Paolo Chiasera, Roberto Cuoghi, Paola Di Bello, Elisabetta Di Maggio, Lara Favaretto, Piero Golia, Massimo Grimaldi, Giuseppe Gabellone, Stefania Galegati, Giovanni Kronenberg, Luisa Lambri, Claudia Losi, Margherita Manzelli, Margherita Morgantin, Eva Marisaldi, Laura Matei, Sabrina Mezzaqui, Liliana Moro, Marco Papa, Alessandro Pessoli, Cesare Pietroiusti, Paola Pivi, Gabriele Picco, Alex Pinna, Pietro Roccasalva, Lorenzo Scotto di Luzio, Alberto Tadiello, Alessandra Tesi, Luca Trevisani, Patrick Tuttofuoco, Enzo Umbaca, Nico Vascellari, Vedovamazzei, Italo Zuffi.

Viafarini ha anche prodotto installazioni di artisti noti internazionalmente, tra i quali Marina Abramovic, Vito Acconci, Maja Bajevic, Valentin Carron, Martin Creed, Jimmie Durham, Katharina Grosse, Mona Hatoum, Mathilde ter Heijne, Federico Herrero, Nic Hess, Runa Islam, Hans Op de Beeck, Tobias Rehberger, David Renggli, Rosemarie Trockel, Gillian Wearing.

Nel 1994 inizia la collaborazione con Careof, unico altro spazio non-profit nell’area milanese, con sede a Cusano Milanino. L’anno seguente il Comune di Milano Settore Giovani mette in atto una convenzione con l’associazione, perché fornisca una serie di servizi di promozione e documentazione sulle arti visive contemporanee.

Dal 1995 al 2005 sono state rinnovate sette convenzioni: nasce così il Centro di Documentazione Arti Visive Careof & Viafarini, che comprende un archivio artisti con servizio di visione portfolio, una biblioteca/videoteca specializzata, una banca dati opportunità denominata ArtBox, servizi accessibili anche in Internet.

L’attività di Careof & Viafarini ottiene finanziamenti anche da Regione Lombardia e Provincia di Milano e diventa il Centro di Documentazione Arti Visive più avanzato in Italia per quanto riguarda l’informatizzazione e la diffusione via Internet di informazioni sull’arte contemporanea.

Nel 1997 si avvia Viafarini Fund, progetto volto a sensibilizzare sulla necessità di azioni di fundraising a sostegno di progetti artistici.

Il comitato promotore è composto da Angela Vettese, Pierluigi Sacco e Patrizia Brusarosco. Nel 2001 nasce Italian Area, database online di artisti italiani emergenti, legato all’idea di un Museo senza Centro, ovvero un network fra organizzazioni artistiche italiane impegnate nella promozione dell’arte giovane.

Il progetto è vincitore del Premio Cenacolo-Editoria e Innovazione indetto da Assolombarda, Il Sole-24 Ore, Mediaset, Mondadori e Rcs Editori.

Grazie agli accordi con fondazioni e associazioni di altre città, dal 2003 affluiscono in maniera sistematica al Centro di Documentazione Careof & Viafarini i portfolio di artisti da tutta Italia, rendendo l’Archivio di Milano sempre più un punto di riferimento nazionale.

Dal 2004 l’Archivio Artisti e Italian Area ricevono il sostegno delle Camere di Commercio di Milano e Torino, grazie al quale il progetto si sviluppa notevolmente sia per il volume delle informazioni, sia per la loro accessibilità al pubblico internazionale.

Dopo oltre quindici anni di attività, Viafarini, assieme a Careof, è riconosciuta come il più importante spazio indipendente per l’arte contemporanea in Italia, come risulta dalla ricerca Non di sola arte, commissionata dalla Fondazione Giovanni Agnelli e Unicredit nel 2007 e riceve l’American Center Foundation Grant.

Nel 2007 inizia anche la prima collaborazione con uno sponsor istituzionale privato, la Gemmo spa, società leader nei settori dell’impiantistica tecnologica e del Facility Management.

Con la stagione 2007/2008 si apre un nuovo importante capitolo nella storia dell’associazione: Viafarini insieme a Careof è tra i vincitori del concorso internazionale indetto nel 2000 dal Comune di Milano Settore Giovani per l’assegnazione di spazi presso la Fabbrica del Vapore; nell’aprile 2008 le due associazioni vi aprono una nuova sede e inaugurano il DOCVA Documentation Center for Visual Arts.

Sempre nel 2008, presso la storica sede in via Farini 35 ha inizio VIR Viafarini-in-residence, un programma che permette ad artisti e curatori di trascorrere un periodo di ricerca a Milano, usufruendo di 240 mq di studi condivisi e degli appartamenti sovrastanti.

Nel 2013 alla Fabbrica del Vapore Viafarini inizia a collaborare con Sunugal/ Mascherenere, organizzazione che si occupa di intercultura e cooperazione e con cui Viafarini condivide un processo di incubazione creativa per sviluppare nel tempo i rispettivi programmi.

Nel 2017, in occasione del nuovo bando Spazi al Talento di riaggiudicazione degli spazi alla Fabbrica del Vapore, avviene una trasformazione: Careof concentra le proprie attività negli 440 mq al piano terra, Viafarini occupa con le sue attività gli 840 mq al piano primo, dove rafforza l’Archivio/Biblioteca e dà avvio a uno spazio di coworking creativo con professionisti dell’architettura, grafica, fotografia, regia e organizzazioni di teatro, musica, educazione attraverso l’arte e ONLUS attive nel sociale. Contemporaneamente l’Archivio ospita anche artisti visivi coinvolti nel programma di residenza, favorendo scambio di competenze.

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