Chi è Gianfranco Sergio e quali sono le sue opere più significative

Scopriamo chi è Gianfranco Sergio, alcune delle sue opere più belle e le prossime mostre in programma per il 2024

Gianfranco Sergio ha la sua precisa idea di arte. Ed è un artista in grado di mostrare una verità cruda in modo colorato, ma più di tutto, per lui l’arte è un’importante arma sociale: perché riesce a fare riflettere sulla vita, sui valori, sulla realtà dei tempi che stiamo vivendo. In lui vivono un forte anticonformismo e un senso di ricostruzione, la voglia di riassemblare un universo differente.

I tempi moderni rischiano di essere mediocri e le menti delle persone sempre più vuote, ecco perché secondo Gianfranco Sergio bisogna ricostruire da zero l’universo con spatola, pennello, calce e colore.

Chi è Gianfranco Sergio?

Nato a Rende, in provincia di Cosenza, nel 1961, Gianfranco Sergio vive e lavora a Como. Il suo esordio è avvenuto nel 1984 con una mostra alla Galleria La Margherita di Roma e quell’anno segna l’inizio di una carriera brillante nel mondo dell’arte, che lo ha portato a collaborare con gallerie di tutta Italia, qui potete scoprire di più su tutte le tappe del suo incredibile viaggio artistico.

Le sue opere ricordano molto quelle del Futurismo, possiamo percepire lo stesso dinamismo e la predisposizione per i colori accesi e decisi in grado di trasportarci in mondi colorati, dalle forme nette e ben definite. Ne sono un esempio Riserva, Fioritura inattesa e Mimetica/mente, dove una figura umana sembra assemblarsi a mezz’aria.

Le opere più rappresentative di Gianfranco Sergio

In occasione dell’evento Ricostruzione (Li)Sergia dell’universo, tenutosi presso Artepassante Repubblica a settembre 2016, Gianfranco Sergio ha avuto modo di esporre 22 opere di grandi e medie dimensioni in grado di fare riflettere sulla vita e sulla società attuale.

Ecco come la curatrice Elisabetta Longari, ha descritto lo stile di Gianfranco Sergio applicato per la realizzazione di queste 22 opere:

“L’opera di Gianfranco Sergio mette sotto gli occhi di tutti una verità, ovvero che la pittura può essere una festa per gli occhi e nel contempo un’arma sociale.

Un mondo alterato da una lente che acuisce i colori e riconnette l’osservatore allo stato di meraviglia dell’infanzia: sulle sue tele i motivi figurativi proliferano come la pianta di fagiolana che cresceva smisuratamente fino al cielo in quella fiaba di cui ormai in me si è smarrito il titolo ma non le immagini.

Le bizzarre creature composite, immerse in ambientazioni fatate, molte delle quali create con gli strumenti propri della pittura, ovvero tele e telai con tanto di chiodi laterali a vista, sono decisamente anfibie, a metà strada tra il mondo umano e l’universo meccanico.”

Il ritmo delle sue opere è tagliente quanto i bordi che disegna, il colore è acceso e vivido e riempie gli occhi di chi osserva. L’aspetto giocoso, come sottolinea anche Elisabetta Longari, è solo un modo di veicolare significati più profondi ed enigmatici, come se ironicamente ci parlasse di sopravvivenza.

Prossimi appuntamenti con l’arte di Gianfranco Sergio

Dal 9 marzo al 30 marzo 2024, avrà luogo la mostra BiCromie, che vedrà al suo interno capolavori di Leonardo Santoli e di Gianfranco Sergio.

Mostra bicromie
Mostra BiCromie, locandina – www.itinerarinellarte.it – artepassante.it

La mostra si terrà a Bologna, presso la Millenium Gallery e il curatore è Edoardo di Mauro, che ha descritto in questo modo il contributo artistico di Sergio:

“A Bologna Sergio, confermando la sua eclettica creatività, presenta l’ultima serie di lavori, che si pongono in coerenza con le sue principali linee di ricerca. Nell’ambito della sua vivificante azione di citazione delle esperienze del Novecento, Sergio giunge a toccare l’ambito di quello stile, sviluppatosi come reazione alle punte estreme delle avanguardie storiche definito, con efficace ossimoro, Realismo Magico, dove la visione realistica del mondo veniva contraddetta dalla fissità ed immobilità dei soggetti umani rappresentati, tale da ottenere un effetto straniante e misterioso. L’artista si pone anch’egli, come Santoli, nella scia della tradizione italiana, proponendo uno stile figurativo sorprendente e pirotecnico.”

Quindi, tornano le caratteristiche fondamentali dell’arte di Sergio, quel tocco di magia e colore con una giusta dose di eclettismo e creatività. Dialogando alla perfezione con l’arte di Santoli, a sua volta ricca di colori ma più tendente al simbolismo.

Sul sito ufficiale potete trovare tutte le informazioni sul luogo dell’evento e i contatti utili per scoprire di più sulla mostra di Bologna. Vi consigliamo di ammirare da vicino i colori e lo stile di questo grande artista.

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