Nato a Cavarzere (VE) il 6 settembre 1942, Lauro Lessio ha trascorso la sua infanzia in Veneto fino ai 17 anni, tranne una breve parentesi di 6 mesi vissuti in Liguria nei primi anni ’50. Dopo aver frequentato l’Istituto tecnico di Adria nel ’59 si è trasferito a Torino. I primi lavori risalgono all’inizio degli anni ’60,nel ’68 si reca a Parigi sul finire degli avvenimenti studenteschi dove entra in contatto con le opere dei maggiori artisti del ‘900.
L’arte di Lauro Lessio
“Dopo una prima fase di credo naturalistico, questa viene superata da interessi plastico formali con la conoscenza della teoria ghestaltica – si legge sul sito dell’artista – A questa fase di lavoro si è interessato in analisi critica in modo particolare Aldo Passoni, il quale segnala il lavoro dell’autore sul catalogo Bolaffi. Fin dall’inizio anni ’70 l’interesse estetico di Lessio è rivolto verso l’architettura moderna, indagando negli aspetti decostruttivi l’immagine stessa, lavoro che termina verso la fine degli anni ’70, dopodiché l’indagine decostruttiva si evolve coinvolgendo l’orizzonte, dilatandolo nei suoi aspetti temporali, esile linea bianca tratteggiata, che si sposta continuamente nelle vicende dello scorrere della vita dando forma al ciclo del ‘Prato incontaminato’.
Il lavoro attuale agli inizi del 2004 va a focalizzarsi su alcuni temi ben circoscritti, mentre il precedente (2003) aveva come base principale la decostruzione formale abbinata ad un uso lirico del colore con l’ausilio del segno che nel complesso della superficie pittorica precisava e ridiscuteva il tutto. Ora l’attenzione si concentra sull’immagine storico- architettonica da dove prende avvio l’operare che nell’evolversi deprogettualizza il tutto a un dato ambientale, con interventi molteplici, dove vengono usati il tappeto erboso naturale e artificiale, la luce al neon di vari colori, strutture lignee, supporti fotografici, ed in alcuni casi il raggio luminoso come fonte cromatica nella spazialità, focalizzando il tutto a un dato ben definito”.
Il Decostruttivismo
“Posso affermare che il mio lavoro è un gesto inaugurale innovativo, fuori dai consolidati schemi estetici visuali – dice l’artista sul suo sito – L’inizio della decostruzione nel mio lavoro prende avvio sin dal 1971 con interventi sulla pellicola fotografica, vive nella continuità operativa, realizza uno stato nascente ed attivo nell’immagine architettonica indagata, un prima che nasce dal dopo, nelle sue possibili articolazioni espressive: passato – presente; presente – futuro; passato – futuro. L’indagine decostruttiva è un processo di traduzione, per ‘andare oltre’, condurre al di là, al fine di costruire altra immagine. Nell’ambito del processo decostruttivo l’interpretazione di questi lavori lascia un segno, un’impronta, una forma, un nuovo stimolo. L’azione decostruttiva non indaga solo l’immagine architettonica, ma si estende anche ad altri contesti, alla natura, ad ognuno di noi, nel divenire, nella continuità, nello spazio temporale”.
La mostra dedicata al decostruttivismo è stata esposta nello spazio espositivo ArTéGalleria della stazione di Porta Vittoria. Un’immagine sugli skylines dei maggiori centri urbani internazionali, in un’era di globalizzazione totale, che non ha ancora esaurito la sua forza propulsiva. La città di Milano, protagonista di questa esposizione, è stata uno dei focus principali del percorso che ha impegnato l’attività di Lauro degli ultimi anni.
Le mostre di Lauro Lessio
Le mostre personali: Galleria “Il Traghetto 2” Venezia; Galleria “Giorgi” Firenze; Galleria “Peccolo” Livorno; Studio “Tiziano” Mantova; Galleria “Christian Stein” Torino; Centro “S. Fedele” Milano; Sala comunale d’arte Alessandria; Galleria “Artecentro” Milano; Galleria “Arteincornice” Torino; Spazio espositivo “Demetra” Bassano del Grappa; Cella Torre Campanaria Bene Vagienna.
Rassegne e collettive: “Prospettive 5” Roma- Orvieto; “26° Mostra F. P. Michetti” Francavilla a mare; “7° Rassegna città di Varazze”; “6° Premio Biennale del disegno” Torre Pellice; “Piemonte Segno 74” Firenze; “Selezione 4° rassegna S. Fedele” Milano; “25° Mostra d’arte contemporanea” Torre Pellice; “10° Quadriennale d’arte; La nuova generazione” Roma; “Per Aldo Passoni- Unione culturale” Torino; “Maestri del ‘900; Arteincornice” Torino.