Da giovedì 9 a lunedì 13 maggio il Lingotto ospiterà la 36esima edizione della manifestazione più importante dell’editoria italiana
L’appuntamento del Salone del Libro di Torino è uno degli eventi più rilevanti della cultura nel nostro Paese. Uno spazio, quello del Lingotto, interamente dato ai libri e ai suoi fruitori. Anche quest’anno non mancheranno le conferenze e gli eventi dentro e fuori l’area del Salone.
Ma il SalTo 2024 ha anche in serbo alcune novità rispetto alle edizioni degli anni precedenti.
Il Salone del Libro 2023 aveva visto ancora una volta la guida di Nicola Lagioia, il quale però aveva già annunciato di volersi dimettere dall’incarico di direttore dell’evento. Il romanziere infatti ha deciso di passare il testimone ad Annalena Benini, prima donna cui viene affidato il compito di organizzare il tutto. La sua direzione durerà per tre anni, dal 2024 al 2026. Grazie alla sua profonda conoscenza dell’ambiente letterario ed editoriale, è una erede più che degna del suo predecessore.
Annalena Benini è una scrittrice e giornalista per il quotidiano Il Foglio dal 2001. Per il giornale cura anche una rivista mensile dedicata alla letteratura, Review, l’inserto del venerdì e un podcast. Ferrarese di nascita ma romana d’adozione, non si è limitata alla critica e al giornalismo. Infatti, nel 2019, si è fatta notare per il suo programma “Romanzo italiano”, su Rai3. Inoltre è autrice di tre libri: nel 2018, per Rizzoli, pubblica “La scrittura o la vita. Dieci racconti dentro la letteratura”, costituito da dieci interviste a dieci autori italiani contemporanei; nel 2019 Einaudi pubblica “I racconti delle donne”, mentre nel 2023 esce “Annalena”, sempre per la casa editrice piemontese.
L’attenzione al femminile sarà centrale al SalTo 2024. La direttrice infatti ha molto a cuore la valorizzazione del patrimonio letterario femminile.
L’evento di presentazione si è tenuto presso il Teatro Regio di Torino.
Durante la kermesse di annuncio del Salone, tenuto dall’assessora della Regione Piemonte Vittoria Poggio, è stato presentato anche il tema, rappresentato dal progetto grafico del manifesto realizzato dalla fumettista Sara Colaone. Tra gli ospiti vedremo Alexandra Lapierre, Paolo Sorrentino, Antoine Gallimard, Jill Abramson, la prima donna – ancora una volta – a dirigere il celebre quotidiano statunitense New York Times. E ancora, Gianni Morandi e Mercedes Ron, ma anche la scrittrice e psicanalista iraniana Gohar Homayounpour che, a marzo, sul tetto del Lingotto farà un incontro dedicato all’arte per l’evento “Aspettando il Salone”.
Nel corso della kermesse è intervenuta anche la nuova direttrice, la quale ha spiegato il significato del titolo della 36esima edizione del Salone: “Vita immaginaria è anche il titolo di un libro di Natalia Ginzburg. Un saggio che racconta come la vita immaginaria muove la vita creativa, e spesso indovina e predice quello che succede nella vita reale. Questo è il nostro desiderio: omaggiare la vita immaginaria dentro la quale sta l’arte, il cinema, le speranze. È una porta sempre aperta nel presente ed è il presente quello che questo Salone desidera raccontarvi al meglio. Quando rileggo il libro di Ginzburg penso che questo sia il tono giusto per stare nel mondo, con precisione, malinconia, senso della realtà e grande fiducia nella vita creativa. Credo che anche a Ernesto Ferrero sarebbe piaciuto questo titolo”.
La lectio inaugurale del Salone sarà tenuta quest’anno dalla scrittrice premio Pulitzer per la narrativa Elizabeth Strout, a ribadire la centralità del ruolo delle donne in questa iniziativa. “Il tema sarà la donna a partire dai suoi personaggi, siamo davvero onorati” ha dichiarato Benini .
Di certo, la novità principale di questo Salone è stata l’annuncio di una guida femminile, come stato ribadito in precedenza. Ma c’è anche altro.
Quest’anno, la Regione ospite sarà la Liguria. Verrà installata una riproduzione della piazza di un borgo ligure, nel quale risuoneranno le voci dei grandi cantautori della celebre Scuola genovese, ma anche le parole degli scrittori più rappresentativi di una regione ricca di storia, cultura e tradizioni. «Racconteremo la Liguria che va da Montale al pesto alle acciughe che sono un pezzo di cultura della nostra gente. Racconteremo tutto questo nella convinzione che dobbiamo potenziare la macchina della cultura del Paese ma anche quella economica. Ci sono luoghi dove sfilano i carri armati e le auto blindate, da noi sfilano i libri. Questo dà l’idea della superpotenza culturale che è l’Italia» sono le parole di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria.
Inoltre, per una volta, non ci sarà un solo Paese straniero ospite come avvenuto nelle precedenti edizioni, ma una lingua: quella tedesca.
Gli eventi del Salone saranno suddivisi in sette sezioni ben distinte e tematiche.
Per il comparto Arte, la cura è affidata a Melania Mazzucco, e arriverà l’autrice di romanzi storici Alexandra Lapierre. Per la sezione Cinema, curata da Francesco Piccolo, sarà presente Paolo Sorrentino, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, già Premio Oscar nel 2014 con l’ormai celebre pellicola La grande bellezza. Teresa Cremisi, curatrice della sezione Editoria, racconterà la vita quotidiana di un editore attraverso le parole di un ospite d’eccezione, Antoine Gallimard, nipote di Gaston Gallimard, fondatore della nota casa editrice francese. Francesco Costa, giornalista per Il Post ed esperto di Stati Uniti, sarà curatore della sezione Informazione, e dialogherà con colleghi scrittori e giornalisti italiani e internazionali, come ad esempio Jill Abramson, prima donna a dirigere il New York Times. Nella sezione Leggerezza, a cura di Luciana Littizzetto, ci sarà un incontro su Marcello Marchese con il cantante Gianni Morandi. Con Erin Doom, autrice della saga de Il fabbricante di lacrime e curatrice della sezione Romance, ci sarà la scrittrice spagnola Mercedes Ron. Alessandro Piperno invece dialogherà con Alessandro Starnone, protagonista di uno degli incontri della sezione Romanzo.
Inoltre, sono stati svelati anche i primi ospiti internazionali. Dal Premio Nobel per la Letteratura 2021 Abdulrazak Gurnah, alla scrittrice messicana Guadalupe Nettel, allo scrittore, sceneggiatore e autore televisivo britannico David Nicholls. Ma anche la scrittrice argentina Camila Sosa Villada, nella sua prima volta nel nostro Paese.
Tra gli ospiti più attesi del programma del Salone, per la sezione Bookstock dedicata a bambini e ragazzi, Jeff Kinney, l’autore bestseller del New York Times della serie “Diario di una Schiappa”.
Non è mancato l’intervento del sindaco del capoluogo Piemontese, Stefano Lo Russo. “Dal Salone deve partire un messaggio di libertà e di democrazia, aperto all’inclusione delle diverse culture, che non ha paura di confrontare idee diverse e approcci diversi al futuro” ha dichiarato il primo cittadino. Inoltre, aggiunge Lo Russo, quest’anno il Salone cercherà di superare i già ottimi risultati delle edizioni precedenti. L’edizione del 2024 sarà, negli intenti dell’organizzazione, ancora più solida, grazie alla partecipazione della Fondazione per la cultura quale partner strategico per uno degli eventi più importanti nel panorama culturale italiano. Il presidente dell’associazione Torino la Città del libro ha ricordato infatti che il Salone è un bene comune che, di anno in anno, segna risultati sempre più sorprendenti, degni della caratura e della portata culturale di un tale evento.
Il Salone è un evento pervasivo per la città di Torino. Ne invade non solo il Lingotto, consueta cornice dove ci si perde fra gli stand degli editori e la miriade di eventi e conferenze, ma anche le strade e i palazzi. È il Salone OFF, che dimostra dal 2004 l’indissolubile legame fra cultura e divertimento, fra feste, performance, concerti, degustazioni, laboratori e rassegne cinematografiche.
I biglietti per accedere al Salone sono già in vendita presso il sito dedicato della manifestazione.
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