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Cosa Vogliamo: Book Pride, torna a Milano la fiera dell’editoria indipendente

Book Pride: dall’otto al dieci marzo Milano ospiterà per la sesta volta la fiera nazionale dell’editoria indipendente italiana

Lo slogan di questa edizione di Book Pride Milano è Cosa Vogliamo. Questo è il motto che la fiera si è data e che permeerà tutti gli eventi in programma per l’edizione 2024. Saranno presenti oltre 200 marchi editoriali, per portare in mostra a Milano l’editoria indipendente.

L’evento avrà luogo, ancora una volta, nella consueta cornice del Superstudio Maxi, nei pressi della fermata metro Famagosta.

La manifestazione è promossa da ADEI (l’associazione degli editori indipendenti), in collaborazione con il Comune di Milano e patrocinata dalla regione Lombardia. L’edizione di quest’anno, inoltre, promette delle novità interessanti che faranno incontrare il mondo del libro con altre realtà culturali e non solo.

Il manifesto della fiera è stato ideato e realizzato da un team composto dall’illustratrice Sarah Mazzetti e da altri importanti curatori. Tra questi Laura Pezzino e lo scrittore Marco Amerighi, ma vede presenti anche Valentina De Poli a rappresentare Book Young e il fumettista Martoz per Book Comics.

Ansa

Un manifesto, appunto, non soltanto nella sua accezione grafica del termine. Infatti, come dichiarato da Pezzino e Amerighi, Cosa vogliamo diventa in questo caso una dichiarazione d’intenti. Per pensare il presente, ripensare il passato e riflettere sul futuro. Come viviamo oggi le relazioni, il lavoro, il sesso, l’istruzione, i soldi, il rapporto con l’attualità e con la famiglia, o più in generale la cultura? Sono evidentemente temi di una rilevanza sostanziale e che occorre discutere, o mettere in discussione.

Isabella Ferretti, presidentessa di Book Pride, ha posto l’accento sull’idea di collettività, su quel “noi” che intende unire per fare forma e contenuto al confronto, al dialogo delle vecchie generazioni con le nuove.

Il presidente di ADEI Andrea Palombi ribadisce l’essenzialità della lettura come spazio espressivo di novità ma anche di progresso. Specie, precisa Palombi, in un momento di forte incertezza.

Gli ospiti internazionali

Ma Book Pride non è solo una fiera libraria, e al Superstudio Maxi sono già attesi numerosi ospiti internazionali. La fiera si aprirà il 20 febbraio con lo scrittore svedese Björn Larsson, la cui fama si è consolidata negli anni grazie ai suoi romanzi d’avventura. Lo scrittore parlerà del suo “Essere o non essere umani” edito Raffaello Cortina Editore. Ma anche il critico americano ed ex direttore di Granta John Freeman e la scrittrice irlandese Naoise Dolan, che ha conquistato il pubblico internazionale con “La coppia felice”, edito Atlantide, che parla dritto al cuore dei millennials.

Poi Cristina Rivera Garza, autrice messicana de “L’invincibile estate di Liliana” per Edizioni SUR, Claudia Apablaza, che in “Storia della mia lingua”, Edicola ediciones, parla della lingua come strumento di comunicazione ma anche di colonizzazione. Brian Evenson appassionerà i fan dell’horror con “Gli ultimi giorni”, per Nottetempo. Sally Bayley, professoressa di scrittura creativa presso l’università di Oxford, porterà il suo romanzo “The Green Lady”, edito Clichy, che oltre a essere un’opera letteraria rappresenta anche una dedica d’amore all’arte della scrittura. E poi la poetessa Andrea Cote e il critico letterario spagnolo Juan Gomez Barcena, autore di “Il resto è aria”, edito Gran Via.

Non solo libri

Da articoli presenti un tempo solo in edicola e poi, più tardi, quasi esclusivamente presso appositi rivenditori, i fumetti stanno vivendo un momento di revival molto interessante. Pur attraversando una fase di flessione rispetto agli anni passati, il mondo del fumetto si è ormai perfettamente integrato nell’ecosistema delle librerie di ogni città, attirando soprattutto i ragazzi.

Gli ospiti provenienti dal mondo del fumetto saranno dunque numerosi, per rispondere a questo interesse crescente. Ci saranno Dottor Pira con una lectio magistralis, Miguel Vila con Comfortless, Canicola Edizioni, Sualzo, Cristina Portolano.

Pensare uno spazio per i giovani

Eventi come Book Pride sono un’occasione per avvicinare giovani e giovanissimi alla lettura. Non sorprende quindi che le fiere librarie si siano, negli anni, aperte così tanto agli studenti e alle scuole. Per tale ragione Book Pride dedicherà gli eventi di Book YA, sotto la guida di Valentina De Poli, alle giovani generazioni, per venire incontro ai gusti dei nuovi lettori.

Riprendere il tema di Book Pride 2024 e declinarlo sull’area Book Young e la neonata Book YA significa non solo interrogarsi, ma soprattutto capire cosa vogliono bambine e bambini, ragazze e ragazzi, senza la presunzione di rispondere noi per loro”, ha precisato la curatrice della sezione Book Young, De Poli.

Non mancheranno iniziative interne alla fiera dedicate nello specifico alle scuole. Sono previste letture ad alta voce, incontri con autori, workshop di storytelling e laboratori di scrittura creativa riservati agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado.

Quando i libri incontrano lo Sport

Milano è da sempre una città con una grande passione per lo sport. In vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina, in programma nel 2026, Book Pride ha ideato la giusta mescolanza fra libri e sport. Verrà infatti inaugurata un’area ad hoc, la sezione “Book Sport”, la vera novità dell’edizione 2024. Si è pensato infatti a uno spazio dedicato a questo incontro inusuale, nato grazie alla sinergia dell’organizzazione con il cestista Gigi Datome.

Fiere librarie fra numeri e paradossi

In occasione di ogni fiera libraria, l’opinione pubblica torna a interrogarsi sul tema della lettura in Italia. Uno dei più importanti paradossi del nostro Paese, infatti, è quello riguardante i lettori.

Tuttavia, le principali fiere librarie dell’anno precedente hanno riportato traguardi importanti.

L’edizione 2023 di Più Libri Più Liberi ha segnato ben 115 mila presenze, mentre il Salone del Libro di Torino – l’appuntamento per eccellenza dell’editoria italiana – ha aumentato notevolmente le sue visite specie sotto la guida di Nicola Lagioia, arrivando a 215 mila nell’arco dei 5 giorni di fiera.

L’edizione di Book Pride Milano del 2023, invece, si è attestata intorno ai 18.300 visitatori.

C’è da dire, quindi, che rispetto al passato è stato fatto un piccolo passo in avanti. Anche in termini di abitudine alla lettura, seppur con qualche brutta sorpresa. Da una parte è emerso infatti che purtroppo sono diminuiti i lettori “regolari” (cioè, che leggono sistematicamente libri), arrivando a toccare il 67% sul totale. D’altro canto il dato positivo riporta che il 74% degli italiani tra i 15 e i 74 anni ha letto almeno un libro nei 12 mesi precedenti.

I lettori più assidui sono quelli di fumetti, che in Italia rappresentano il 21%. Questi, infatti, presentano cadenze di lettura più alte, con il 35% che lo fa quotidianamente.

Uno sguardo al futuro

Per chi si interessa di libri e ne è un appassionato, le fiere come Book Pride, il Salone e Più Libri Più Liberi possono certo rappresentare un’occasione per dare sfogo all’acquisto compulsivo di libri. Tuttavia, queste possono anche fornirci uno sguardo più ampio sull’evoluzione della scrittura e della lettura, del loro vicendevole rapporto e del valore dell’una per l’altra. Quel che è certo, è che vedere eventi come Book Pride riempirsi di persone che si incontrano e dialogano può far ben sperare per il futuro.

Il programma della fiera completo di eventi, ospiti e case editrici ospitate è già reperibile sul sito ufficiale dei Book Pride Milano 2024. I biglietti sono già disponibili dal 5 febbraio e Book Pride accoglierà i suoi visitatori per tutti e tre i giorni dalle 10 alle 20.

Francesca Di Rocco

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