Marco Mengoni e Mahmood non si sono mai espressi apertamente sulla propria sfera privata, al posto loro lo hanno fatto, però, i due ospiti del programma “Che sarà” di Serena Bortone
Durante la puntata di “Che sarà“, programma in onda su rai 3 condotto da Serena Bortone, i due giornalisti Peter Gomez e Roberto D’Agostino hanno fatto outing a Mahmood e Mengoni, nonostante nessuno dei due cantanti abbia mai apertamente parlato del proprio orientamento sessuale. I due ospiti della Bortone hanno affrontato, insieme agli altri presenti, il tema dei diritti civili e proprio mentre si discuteva del Festival di Sanremo da poco concluso e delle dichiarazioni fatte sul palco, i giornalisti hanno detto che i due artisti “sono gay dichiarati”. Gomez e il collega hanno commentato la clip trasmessa che racchiudeva le dichiarazioni più belle fatte durante le serate di Sanremo.
Cosa hanno detto i due giornalisti su Mahmood e Mengoni
Durante la puntata è stata trasmessa una clip che riproponeva alcuni momenti del Festival in cui i cantanti, tramite alcune dichiarazioni, hanno mandato messaggi importanti che sottolineano la libertà di pensiero e la libertà di poter amare chiunque. Marco Mengoni, co-conduttore della prima serata, ha affermato che “tutti i baci sono uguali“, Mahmood ha detto: “Viva le differenze, viva la libertà di pensiero sempre e comunque” e BigMama ha dedicato la sua esibizione alla comunità queer: “Amate liberamente, potete farlo”.
I giornalisti hanno parlato dell’orientamento sessuale di Mahmood e Mengoni, nonostante i due artisti non hanno mai fatto pubblicamente coming out e dimenticando quanto sia importante il rispetto per un passaggio così delicato. “L’anno scorso ci fu lo scandalo di Rosa Chemical che baciò Fedez. Quest’anno Mengoni, che è gay dichiarato, con il giochino dell’ammazzamosche di plastica, ha baciato solo donne. Non ha baciato Amadeus”, ha detto D’Agostino.
Le critiche sui social
Il gesto di Mengoni nei confronti di Mahmood (la mano appoggiata alla spalla dell’artista in gara) durante la prima serata del Festival, ha acceso la curiosità di qualcuno sull’orientamento sessuale dei cantanti. Nessuno dei due cantanti ha mai deciso di affrontare il discorso e di esprimersi apertamente sulla propria sfera privata. Lo hanno fatto, però, al posto loro i due ospiti del programma “Che sarà” di Serena Bortone. Sui social molte persone hanno criticato le loro esternazioni e anche il silenzio della conduttrice che ha preferito non far nulla per fermare le dichiarazioni. “Una delle cose più schifose che possa fare una persona è fare outing ad un’altra che non hai parlato del suo orientamento. Vi dovete vergognare!“, si legge in un post. “Una delle cose più vergognose e false che si siano mai viste e sentite. Nessuno dei due ha mai fatto dichiarazioni simili e anche se l’avessero fatto è la loro vita e questo non deve influenzare il giudizio su di loro“, scrivono alcuni utenti.
Cosa ha detto Vannacci sulla gonna indossata da Marco Mengoni
Gomez ha detto su Mahmood: “Alessandro lo conosco da tantissimi anni e conosco sua mamma. Ho visto il suo primo concerto prima che partecipasse a Sanremo. Rispetto alla questione della gonna… Anche Alessandro è gay dichiarato ecc. Però c’è una cosa che mi raccontava sua mamma. Ad un certo punto, quando Alessandro era piccolo, torna a casa da scuola e gli parla di un altro bambino. E la mamma non riesce a capire. Poi, ad un certo punto, capisce che il bambino, con le strisce gialle e nere, ed era cinese. Questo cosa vuol dire? Che negli occhi dei ragazzi, di questa generazione, tutte queste cose, anche la gonna. Sì qualcuno la vede, Vannacci, ma Alessandro come Ghali rappresenta… Mahmood non è maghrebino, ha un padre maghrebino ma lui apparteneva alla gang dei sardi. È cresciuto sempre con la mamma. Ha 120 cugini a Gratosoglio. Quando c’era Salvini che gli rispondeva io gli dissi: ‘Non hai capito… Lui è più italiano di te. È sardo, parla il dialetto sardo. È l’Italia di oggi‘”.
Serena Bortone ha poi ripreso anche le dichiarazioni del generale Vannacci sulla gonna indossata da Marco Mengoni durante il Festival: “Ognuno è libero di indossare quello che vuole, ma non si stupisca poi Marco Mengoni se qualcuno ride di lui perché indossa una minigonna“.